As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

mercoledì, maggio 31, 2006

A mean to an End


Sesya ha occupato lo spazio e il tempo che in questi giorni avrei dovuto dedicare al blog. Semplicemente perchè volevo che chiunque capitasse qui leggesse le parole che copiosamente sgorgarono dal mio cuore per lei- solo per lei.

E insomma, di cose da dire ce ne sono: innanzitutto, critiche a iosa alla squadra under 21 del (l'Italia? Ma anche no) Portogallo, che si fa eliminare pur avendo fior fiore di rosa a disposizione: Moutinho, Quaresma, Nani.
La meravigliosa pubblica macchina RAI ha oscurato le fasi dell'Europero (in Portogallo, of course) in favore della coperture totale delle pseudo imprese dei mafiosi puffi ridicoli, ma gli amici d'oltralpe riferiscono di prestazioni penose dei lusitani.
Peccato, si poteva fare di più. Appuntamento fra qualche anno, questi giovani hanno forza e talento per dire la loro a livello internazionale.

E di ciclismo, che diciamo? Il signor Ivan Basso, nonostante il mio tifo (di solito foriero di catastrofici disastri) domina in lungo e in largo tra imprese epiche e uno Schumacher finalmente simpatico. Sprecano paragoni, i giornalisti, ma il ragazzo di mr. Indurain (e Merckx, si azzardò qualcuno) non ha nemmeno un'unghia. Fatto sta che la classe c'è, è genuina -fino a prova contraria- e cristallina, per quanto sia stata macchiata, l'impresa finale, da quell'accusa di Gibo.
A me Gibo non è mai piaciuto, per arroganza poco celata e antipatia endemica, ma stavolta una ragione per parlare -chissà- l'avrà avuta.
Non lo sapremo mai, ma onestamente non ho ragioni per credere che Simoni non avrebbe saputo accettare una sconfitta (da quel Basso, poi), dimostrando comunque per tutto il giro di saper incassare e riconoscere la superiorità avversaria. Basso avrà avuto uan caduta di stile, alla fine.
E allora torniamo a Miguelon. Chi mai osò discutere della sua statura morale?
Complimenti a Basso sulla bici, meno a Basso come uomo.
Complimenti invece a nonno Jan. Quest'anno l'orgoglio l'ha tirato fuori, e ha dimostrato d'essere un ciclista d'altri tempi. Il canto del cigno.

A proposito di scarsa statura morale, io a Cannavaro (capitano della vostra nazionale, cafoni, da mandare a calci a casa), Buffon, Moggi, Capello sputerei in faccia senza pudore.
Che schifo. Stile Juve.
A me dispiace per quei poveracci che ancora mi pigliano per il culo per il 5 maggio. Gli specchi registrano record d'arrampicate che manco Manolo.

Caldo soffocante. Sono stato a Roma per una roba da presa in giro che nemmeno i bambini dell'asilo.

Mutui, fatture, hattrick, musica, poco futuro, maniche corte, elezioni schivate per un soffio. Va via maggio '06 tra asprezza, dolori reumatici, spossatezza e pochi sorrisi. Solitudini.
Che sarà di noi.
(nella foto, Aveiro)

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