As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

giovedì, novembre 24, 2005

Ed io partii


Finalmente.
Scomparire, dire addio, fuggire, è una vita che lo sento dire- sosteneva Giulietto Estremo-, e adesso sono qua.
Ho vinto una borsa di studio. Vado a fare un tirocinio di tre mesi in Portogallo, a Viseu.

Esigenza di fuga, certo, necessità di trovare un lavoro, pure, nausea di questo posto, di questo paese, provincia, regione, nazione.
Potrei usare le parole che usò Benty, un m-blogger che leggo saltuariamente, quando andò via dall'Italia, da isole dei famosi, premier bugiardi, popolo bue incapace di accorgersi della pochezza interiore che li informa, raccomandati ecc. ecc.
Ma io vado via perchè cerco me stesso.
Perchè voglio tornare a vivere.
Perchè voglio crescere, ancora.

E se fosse per sempre?
On air, i Tunng.

2 Comments:

  • At 29 novembre, 2005 08:54, Anonymous Anonimo said…

    se le famose parole a cui fai riferimento sono quelle della rivisitazione del pezzo dei reccycle con Remotti, al tempo gia' vivevo in Grecia da due anni. era solo una presa d'atto della situazione (tragica) in cui versa l'Italia attuale. che il Portogallo ti dia le gioie che ha dato a me. se mi ri dai dell'm-blogger cosi' a freddo pero' ti denuncio. oppure ti link vediamo

     
  • At 29 novembre, 2005 14:08, Blogger Il_Marchese said…

    Già, quelle parole che scatenarono il putiferio su Ice*pink!
    E sì, spero proprio di non tornare più, presso questi lidi.

    Ti do' dell'm-blogger con cognizione di causa: so che scrivi (molto) altro- infatti ti ho ravanato il blog un'ora senza trovare il post che mi serviva- ma parli anche spesso di musica e gradisco parecchio.

     

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