La morbosità, la morbosità delle cose che ami
La morbosità di tutto ciò che mi circonda spesso mi attanaglia e mi soffoca. Sarà forse una mia inclinazione naturale, o una questione di bioritimi, o un destino malvagio che mi perseguita.
E' morboso il mio rapporto con qualsiasi persona abbia mai conosciuto, è morbosa mia madre, è morboso il mio amore per la musica o il calcio o le droghe o il pc o...
Fino ad arrivare al punto che uno sguardo scambiato con una tipa ubriaca in un pub semideserto mi mette addosso l'ansia e l'incapacità di dormirci sopra o di dimenticare.
E poi magari chiudo nel dimenticatoio cose ben più importanti.
Come il 'buffuneddhu' con il quale un fossile invertebrato questa sera mi ha etichettato.
Frammenti, banali, d'una esistenza ormai sempre più banale.
Deserti di emozioni. Dimenticate.
E' forse questa paura del vivere intenso che mi porta alla morbosità. Non sperdere nemmeno quel minimo che ormai m'è rimasto del riuscire a sentire forza, energia, sentimento.
Poco coraggio, o mi sono dimenticato il 'come si fa'.
ecco perchè cerco di continuo confronti, certezze.
Mi rivedo davvero di nuovo a 16 anni, ma con la differenza che allora qualsiasi decisione aveva il fascino e l'attrattiva del rischio, del salto nel buio. Ora è tutto così scontato.
Che tedio.
Il nuovo dei depeche mode è bellissimo.
E' un ritorno a venti anni fa.
E' quasi un violator.
Per non dire di Pasolini dei Diva.
O della bellissima copertina del nuovo bau.
Il mio gruppo preferito, adesso, però, sono i K's Choice.
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