As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

martedì, aprile 01, 2008

Piccolo paragrafo di esibizione di saggezza calcistica

Preferiresti fare l’architetto o il decoratore d’interni?
Hai mai avuto la sensazione che qualcuno stesse approfittando dei tuoi sentimenti?


Quell’uomo santo e stimato di Nick mi manda in Portogallo un dischetto demo degli Afterhours, uscito su XL. Le sessioni ricreative.
Il nuovo, I milanesi ammazzano il sabato, comunque, esce
domani.


Primissime impressioni, considerato che I milanesi ammazzano il sabato e È solo febbre le avevo ascoltate sul myspace da un po’.

I milanesi è un pezzo che avremmo potuto fare qualsiasi gruppo alternativo della mia etá a 16 anni. Solo che è fatta da loro con i loro arrangiamenti.
Pochi istanti nella lavatrice è un bellissimo ritorno ai primissimi suoni after.
Tema la mia città è un riempitivo after. Cazzo, se lo mettono nel dischetto di lancio, stiamo freschi.
La quarta (Dall'alto a sinistra del leccio) che roba è? Vivaldi a 6 mesi? La nuova arroganza manueliana si chiama musica classica?
È solo febbre è una calo d’ispirazione che mette i brividi.
Giudizi contrastanti.


A me dispiace sinceramente, e profondamente, che la Roma sia stata eliminata dal Manchester.
E c’è da dire che a me questo Man UTD piace un sacco –e ve lo dice un anti-manchester storico, fanno fede passione per l’Everton –abbastanza estemporanea, a pelle (squadra disgraziata quindi mia)-, per l’Arsenal (stranamente, vista la mia storica antipatia per le squadre vincenti) –poi mi dicono perché sono un antieroe (cfr. cambio titolo del blog, ormai è ufficiale)- e per il Man City-, ha una squadra forte e giovane- Cristiano, Nani, Tevez, Anderson…
E nonostante i portoghesi domani faranno festa nazionale per la vittoria del tamarro da Madeira (cit.), mi spiace.
Perché la Roma fa buonissimo calcio (merita piu’ lo scudetto di quanto la mia amata beneamata Ambrosiana), perché non è giusto che ogni volta debbano prenderla a schiaffi sti quattro bifes de merda. Perché sto all’estero…

E va beh, la Roma in Europa l’ho sempre tifata, a volte anche il Milan –piu’ spesso di quanto si creda-, addirittura una volta la Juve (ebbenesí, in quell’intercontinentale del ’97 era impossibile non tifarla nonostante le mie storiche simpatie riverplatensi). Stasera era piu’ importante, l’unica italiana rimasta.
Quando noi in 20 anni vincevamo 19 coppe Uefa, quando giocava il Milan venivi letteralmente all’orgasmo vedendoli giocare. Caspita, i portoghesi si ricordano la formazione del Parma, tutta la Sampdoria di Mancini, conoscono giocatori che io nemmeno mi ricordo fossero passati dall’Inter –giuro che il vero interista li ricorda tutti, e ignorano completamente quell’età inglese o spagnola.
Infatti io mi ricordo poca gente, mezzo Manchester, qualcuno del Depor dei miracoli, Hierro, poco altro. Tutto l’Ajax ma questa è un’altra storia. Kluivert, Bergkamp, ‘ste quattro pippe svettavano all’estero, arrivavano in Italia e morivano di paura.
Guardo la differenza tra i campioni in Italia di allora che eufemisticamente seppellivano i presunti tali d’oltralpe e la situazione attuale mi appare completamente capovolta: Cristiano a fare giochini in faccia a Pizarro.
Noi passavamo sopra a questa robetta, e applaudivamo al loro bel gioco dicendo “non meritavano una batosta del genere".
Quello che dicevano alla Roma stasera, all’Inter e al Milan qualche settimana fa, al calcio italiano in generale.
Ok, siamo campioni del mondo e sono fiducioso nel fatto che faremo un buon Europeo, ma proprio per una questione di spirito di ribellione insito nel popolo italiano, per non piegarci fino alla fine alla nostra disfatta calcistica.
Ma è una lenta decadenza, lo vedi nel fatto che ignoro larghe parti della formazione della Fiorentina mentre posso recitare a memoria la panchina dell’attuale Barça.

L’Olimpico violato ancora una volta, per giunta dagli inglesi (che da Heysel in giu’ son sempre stati nostri amici) è una roba tremenda.

Anche questo si chiama declino delle nazioni.