As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

domenica, marzo 23, 2008

Constatazioni

È abbastanza soddisfacente ridersi di cosa accade.
Cambio casa, e passo da un R/C sem janelas a un appartamento al 12º piano con vista sul Tejo -cosechennemnoniuiorch-, cambio ossessioni e passo ai temi dei post, mantengo abitudini come comprare il cd della Pollock, oggi, con lo sconto.
Mi sembra giusto. Me lo sono meritato.

Le vere soddisfazioni vengono peró da un mio collega di quelli del dipartimento a lato, che ci trattano come criceti e plebei, di fronte alle loro partite da golf, alle partite a snooker sulla barca di papá, al conto preciso della cilindrata della macchina del genitore. Cose del genere, insomma, proprio belle persone.
È gente così diversa da me che poi gli scovi
il blog fighetto ultraconservatore e trovi Cat Stevens ad aprire i giochi e una tale critica ai Cure i cui punti forti sono 1) sono una banda di ragazzetti che hanno fatto di tutto per diventare gente di culto 2) RS un tizio che cantava cio' che gli andava male e delle delusioni adolescenziali 3) gente che è entrata a culo negli anni ’80, oltre a tipi che suonano musica strana e un gruppo mezzo pazzo.

Ecco, uno che si permette di sparare queste stronzate (alle quali aggiungiamo soprattutto la perla dell’aver scritto che della lineup iniziale rimane solo RS) tenendo Cat Stevens in sottofondo non merita di tenere un blog autodefinentesi musicale.

Ebbene, ignorare queste cazzate e non sentirne un moto di ribellione nei confronti mi rende cosciente del valore chi gli dó come persona. Del rispetto che ho per le sue opinioni.
Oggi ho avuto un'altra conferma alla certezza assoluta che non saró mai come lui.
Alleluja, alleluia.

2 Comments:

  • At 23 marzo, 2008 12:03, Blogger pappagheno said…

    [OT]

    che si dice a Lisboa della dj italiana morta a mandragoa?

     
  • At 23 marzo, 2008 14:33, Blogger Il_Marchese said…

    Alla portoghese.
    Attualmente si lamentano di una crescente insicurezza a Lisbona (?? vivessero una settimana nella mia terra), e dopo una pantomima di pianti e disperazioni della duarta di 10 minuti di dimenticano e si ignora il problema.

     

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