As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

martedì, maggio 20, 2008

Ah, fossi un decoratore d'interni... #4

Sono vivo.
Forse.

Vedo molti film, a casa nuova. Continuano a farmi molto male.
Forse torno qualche giorno. Ancora fa fresco.
Esco poco.
Il nuovo dei dEUS è molto bello, mi sembra un incontro tra Depeche Mode e gli U2 dei tempi di Boy, quindi gli An Emotional Fish, il gruppo piu' sottovalutato della storia della musica.
Mi piacerebbe parlarne, scriverne un post, rivangare i bei tempi della musica belga.
Ma i dEUS, adesso, mi fanno solo male.

L'Inter ha vinto uno scudetto direi per un pelo meritato, ma sono contento di non essere stato in patria per festeggiarlo.
Io preferivo quando non vincevamo niente. Eravamo piu' noi, non eravamo per nulla come la Juve ladrona. Nella vita, se qualcuno è un vincente, c'è bisogno che qualcun altro perde sempre.
Io ho vinto molto raramente. Continuo a sentirmi come se non avessi vinto niente.

I nuovi singoli dei Cure, uno per ogni mese per i prossimi 13 mesi, mica mi ricordo se l'avevo già scritto che l'album esce solo tra un anno, sono orrendi. Mi sento tradito, se ti spari le pere.

Ablaze dei Autumn's Grey Solace è bellissimo. Forse ne parlo nel weekend.

Mais umas desilusões.
Pronto, sei que queria chegar só a aquele com a mais triste de todas, mas ser ultrapassado para o pedrinhas faz mal... E é objectivamente injusto, basicamente.
A ruivinha, que podia ser quem nunca foi, depois da declaração de ontem já não tem hipóteses de consideração.
A maluca que se lixe. Quer o boneco quando não estiver ao lado do trapalhão, e em frente do guito não hesitou nem um minuto para esquecer-me.
Os dEUS morreram por culpa da franja daquele ser horrivel sem coração.

Parece um desafio a quem faz-me mais mal.
Tou uma beca farto.
Peço oficialmente desculpa as minhas queridas compatriotas.

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