As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

lunedì, agosto 11, 2008

Ah, fossi un decoratore d'interni... #5


Mi sento ispirato, e se mi riesce piazzo un post fiume che nessuno leggerá mai fino alla fine. Lo leggeró soltanto io nell'atto stesso nel quale lo sto scrivendo, ed è per questo, per il bene di chi mi legge, che qualcuno si scandalizza, che io non leggo, è che poi succedono queste cose, uno si mette ad aprire un libro di Saramago e si brucia i neuroni, non sa dove minchia deve mettere la storia del cane del muezzin e gli influenza lo stile. Che palle.
Finalmente sono di nuovo nella mia città, nella mia Lisbona, e anche se piove non dovró piu' sopportare gente stressata 24 ore su 24 che solo per il mio accento pesantemente calabro che si mantiene anche in portoghese mi tratta male al chiedere un semplice caffé, si infila in auto per vite intere e alla velocità di 3 km/h (provato) percorre la tangenziale ovest, uno degli inferni possibili, e per lo meno mi sveglio e vedo il fiume e non un campo di calcio spelacchiato con la nebbia a nascondere il rumeno piu' brutto di lui che lo cura, o almeno dovrebbe, e non devo sopportare sopratutto gente che non ho scelto di avere al mio fianco che mi dá vomito, e le tette delle portoghesi, in generale, ti riconciliano con il mondo, non me ne voglia l'eterea fata che ho lasciato in quella terra maledetta, lei lo sa che l'amore è un'altra cosa.
Quest'anno dal punto di vista musicale si sta rivelando superiore oltre ogni attesa, starei qui giorni ad implorarvi di ascoltare il nuovo dei Primal Scream, comprato dopo aver solo ascoltato i primi 30 secondi delle prime due tracce, sono tentato di fare a fine anno un ex-aequo di primi posti, dai bau agli offlaga, dai vancouver ai death cab, dagli autumn's grey solace a questa opera d'arte irraggiungibile, Beatiful Future, quelle ridicolaggini che i gruppi pop rock d'oggi pubblicano mortificate senza alcuna pietà, stracciati gli ultimi cinque anni di musica, batterie controtempo, chitarre perfette, elettronica dipinta, testi naif o piu' impegnati, tracce melodiche indimenticabili, qualche accenno noise e qualche scappatella anni '80 come nel loro stile, nulla di particolarmente rivoluzionario, solo guardate un po' che significa fare sul serio. Immensi.
Il Cavaliere delle tenebre mi ha mostrato un Heath Ledger spaventosamente meraviglioso, lo stesso Nicholson viene umiliato dall'interpretazione superba del già fu, e se ve lo dice uno che questo genere di film di solito li evita come la peste, potete crederci. Ho visto, domenica sera, anche Onibus 154, la storia di un rapimento in Brasile, dallo stesso regista di Tropa d'Elite, uno che dopo quest'ultimo film è stato definito fascista e dopo la proiezione di ieri ultracomunista, mentre anche i portoghesi ormai si dánno alla violenza nelle sue forme piu' sbrigative. Cazzo, a Lisbona non succede mai niente quando ci sono io, e ho realizzato che per quanto incantevolmente pieno di fascino, in Brasile non ci andró mai nemmeno in vacanza. Sono invecchiato, mi sono imborghesito, ho il frigo pieno per quei weekend nei quali nemmeno usciró di casa, non mi fermo per strada senza avere un muro alle spalle, tengo una mano sempre in tasca a verificare la presenza del portafogli, evito i vicoli bui senza rendermi conto che la gente mi guarda e cambia strada. Devo avere uno sguardo abbastanza corrucciato di questi tempi. Uno dei ragazzini delle favelas aveva la maglia numero 7 nerazzurrinterista di Robbie Keane, mai abbastanza da me rimpianto, che fascino l'irlandese del Leeds dei miracoli, lo immaginavo, insieme ad Emre e Dalmat a fare meraviglie, ma solo alla playstation, e che vadano a farsi fottere i prossimi 60 scudetti con un allenatore di fama cosmica, Mansini, Ibrahimovic e 'sti quattro mercenari che fanno un collettivo compatto che ha pure imparato a giocare al pallone.
Ridatemi Pellegrini, Bergkamp, ridatemi il 5 maggio, ridatemi la mia Inter.
Immagino che la storiografia tra qualche centinaio d'anni parlerà della mia adorata nazione adottiva come una delle colonie piu' ricche della Spagna, e la piu' longeva, quella terra che veniva chiamata Portogallo rimase indipendente dalla madrepatria per piu' di un millennio, addirittura.
Che facevano i portoghesi quando gli altri popoli sapevano far fruttare le proprie colonie, quando la manodopera dei paesi dell'est si faceva sempre piu' concorrenziale, quando i cugini di là venivano compravano coltivavano e raccoglievano dai campi abbandonati dell'Alentejo, ho chiesto ad amici illuminati.
Tavam no bairro a beber copos, stavano al bairro a ubriacarsi, hanno risposto, nel loro inconfondibile misto di ironia e rassegnazione pessimista.
Você falhou a password, a ultima letra não é P, mas T de Tavira.
Cazzo, con tanti villaggi, comuni, quartieri, nomi cose animali, nazioni, con tutto lo scibile umano possibile e immaginabile, con infinite particelle cui abbiamo dato convenzionalmente nomi, abbiamo chiamato tutto, anche cio' che non conosciamo, il noumeno, lo sconosciuto, l'infinito, con le invenzioni umane, con i sentimenti tangibili e intangibili, dovevi per forza rinnovare la tradizione legata al titolo del post?
Bentornato a Lisbona.

7 Comments:

  • At 12 agosto, 2008 15:16, Anonymous Anonimo said…

    In Calabria hai studiato Scienze Politiche? Quale indirizzo avevi scelto? Curiosità.

     
  • At 12 agosto, 2008 21:05, Blogger Il_Marchese said…

    Che attinenza abbia questa domanda con un post nel quale di Calabria parlo solo superficialmente, e dei miei studi nemmeno lontanamente, non lo so.
    Comunque, non ho studiato in Calabria.

    Nemmeno architettura, altrimenti sarei un decoratore d'interni e il mondo mi sorriderebbe.

     
  • At 21 agosto, 2008 19:55, Anonymous Anonimo said…

    non tutti possono essere decoratori d'interni...TENILA...mi manchi un casino..un abbraccio ....gigio

     
  • At 22 agosto, 2008 23:00, Blogger Il_Marchese said…

    Lo so gi, lo so...
    Ma manca poco...

     
  • At 02 settembre, 2008 21:54, Anonymous Anonimo said…

    Non ti arrabbiare,se non hai capito,era una curiosità. Comunque,mi dispiace,elimina il mio commento.Ciao.

     
  • At 03 settembre, 2008 00:54, Blogger Il_Marchese said…

    Tranquill*, non mi sono arrabbiato, né val la pena cancellare, solo mi infastidisce un po' chi non si firma, va bene anche solo con una sigla o una stupidaggine qualsiasi.
    L'anonimato è quello che tutti dovremmo combattere ogni giorno.

     
  • At 03 settembre, 2008 12:15, Anonymous Anonimo said…

    Ah,ti da fastidio semplicemente l'anonimato...Allora la prossima volta me ne ricorderò ;)

    C.

     

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