As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

lunedì, luglio 24, 2006

*****

Mi sono innamorato di te, *****, e non so nemmeno come.
Mi sono innamorato di te, *****, e non trovo le parole per dirtelo, nè ragioni per esserlo.
Mi sono innamorato di te, *****,e non so se della tua voce, che alterata sentii, o del tuo sguardo, che forzatamente ammirai, o del tuo abbigliarti, che conseguentemente analizzai, o dell'impossibilità di tutto ciò.
Mi sono innamorato di te, *****,perché forse non avevo nulla da fare, nulla per cui impegnare la mia statica mente.
Mi sono innamorato di te, *****, e le parole che volevo dirti già le ho messe da parte.
Mi sono innamorato di te, *****, e come al solito non so se è impossibile o fin troppo facile, o fin troppo evidente che è per dire qualcosa.
Mi sono innamorato di te, *****, perché aspettavo Soverato o altre amenità inattese e so che non ci sarà nulla.
Mi sono innamorato di te, *****, forse perché mi manca l'irraggiungibile che non so se sei, perché voglio che la casualità abbia un senso, perchè, *****, hai un nome così anonimo che potresti essere.
Potresti, e non sarai, come sempre.
Mi sono innamorato di te, *****, perché tradirai i miei sogni e le mie eterne attese, come sempre, perché violerai le mie innocenti titubanze col tuo ardore impetuoso dei vent'anni.

Mi sono innamorato di te, *****, perchè ho paura di dire che come al solito mi sono solo innamorato di me stesso.
Ma ho così paura di non essere capace di amare me stesso che probabilmente non sarò mai capace di amarti.
Di amarmi.

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