A mozzarella
Focu che bella a mozzarella a st'ura.
Pecchì è u latticinu.
Io no sacciu se nui fummu aiutati, quandu 'ndi 'mbizzammu u portoghesi, da cosa ca i verbi e i nomi (a declinazioni, dicu), sunnu i stessi.
(dici, i undi ti veni? Du focu, intercalatu comu u soi foda-se, chi quandu no bbonnu u dinnu parolacci dinnu 'fogo').
Però, corpu di meu, l'abbusu di u e chidu 'vegnu' e 'tegnu' sunnu i stessi.
Ma cu mi l'avia a ddiri a mmia.
Forzi è sulu nu sbiluppu da lingua i sta manera.
Manera, maneira.
Falo Portugues, parlu calabrisi.
E simu dà.
6 Comments:
At 15 luglio, 2006 18:33, Anonimo said…
No sacciu u pecchì..ma puru io dicu ca avimu cosi in comuni cu a lingua purtughesi.
Continuo a scoprire che nonostante il tuo sangue sia tinto calabro hai dentro di te il Portogallo!
No sacciu u pecchì..forse già da prima(mi riferisco alla condivisa esperienza del Leonardo), già da sempre avevi anima portoghese o forse atterare in quella terra è stato come immergerti in un mondo che ti ha conquistato. All'inizio pensavo fosse solo un "capriccio" quell'amore istantaneo, il desisderio di rimanere in un posto che non è casa tua, pensavo fosse il modo per ribellarti a qualcosa che in Italia non ti faceva star bene..ora invece scopro che è amore verso una nazione che non è la tua ma che ti ha lasciato qualcosa, o meglio, che ti contunua a dare tanto.
No sacciu u pecchì... dico solo che è bello poter conoscere un mondo lontano e così vicino anche per lingua come dici tu, e potersi ritrovare, poter star bene.Un popolo, una lingua che ha affascianato tanto anche me.
Detto questo...dopo tutto 'sto miele(no scherzo!!)...questo per dire che rimaniamo autentici calabrisi ed io come te ne vado orgogliosa, mas talvez falamos portugues por lembrar que es uma terra maravilhosa. Beijinhos calabro-portugues. Eli
At 15 luglio, 2006 21:33, Anonimo said…
SONO PROSSIMO ALLE LACRIME!
PO-POPO-POPO-PO
PO-POPO-POPO-PO
MA QUANN'E' CHI 'NI VIREMU?
BACIAMO LE MANI
;)
At 16 luglio, 2006 04:18, Il_Marchese said…
Che dire?
Vi voglio bene, tanto, entrambi, non potete sapere quanto.
Lisa, che mi leggi dentro: inizialmente aveva paura anch'io fosse solo un capriccio, poi pian piano ho capito che davvero portavo dentro la natura di quest'anima portoghese.
Che inseguo, senza dimenticare le mie radici, la mia cantilena calabrese.
Ho conosciuto una di Soriano, sai, in treno. Subito, senza nemmeno provarci (e capirai, che sovrumano sforzo :D) le ho solo chiesto se ti conosceva.
Vi porto dentro, tutti. Ognuno con un dono che mi avete lasciato. Mi avete fatto crescere, non vi dimenticherò mai.
E mi lego a Fabio: vediamo di saltare,. abbracciato tutti insieme, cantando quel po-po-po, che vi spiegherò da quale canzone viene, con corsi e ricorsi tipici della mia supponenza musicale.
Sono stati tre mesi freddi, che abbiamo saputo riscaldare con l'intensità delle nostre anime.
A presto.
A prestissimo, se vogliamo.
:)
At 26 luglio, 2006 10:36, Anonimo said…
minkia avi trint'anni ca dicemu ca ni videmu...ma camaffari?
gianna
At 26 luglio, 2006 14:43, Il_Marchese said…
Einfattisì.
At 12 agosto, 2006 22:54, Anonimo said…
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