As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

giovedì, agosto 24, 2006

Note

La nota a pié di vita era "Natale, Capodanno, feste comandate (da chi, n.d.JP, come se nella stessa parola stessimo comprendendo l'origine forzata dell'essere felici).
Mai ho sognato di essere così"

Mai.
Le vivevo, con interesse quasi investigativo (ricerca = investigaçao) e interrogativo, sociologico involontario, da bambino, tra parenti leggermente ubriachi, io pure, e forse veramente felici.
Non importa, adesso.
Perchè questa felicità sia eterna, dovrebbe rimanere solo un eterno ricordo, un irripetibile, o comunque un'occasione in cui raccontare di come impiegai 'i soldi con cui la vita premiò la morte dei miei genitori' (citando un Alex in formissima).
I miei figli parleranno un'altra lingua.
La luce sarà diversa.
E ancora starò vivendo.

P.S.:(ma anche no)