As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

giovedì, agosto 03, 2006

Vaffanculo

Non aspettatevi una conclusione che non ci sarà.

Io lo sapevo, che sarei rimasto qui. Lo sapevo, quando facevo la circonvallazione con il motorino e pigliavo le botte di freddo, quando ascoltavo quel gruppo col cantante odioso che magari riuscissi ad andarlo a vedere per rivangare quel che si è stati (vero, Antonio? E autoctona sarà tua mamma - cit.), lo sapevo bestemmiando, lo sapevo alla sagra di Ricadi come quella di Limbadi, bella, mia, nostra.
Lo sapevo.

E allora quelle scale che mi dividono dalla porta non saranno mai qualcosa da ricordare com saudade. Quella piazza neanche. Quella là neanche (e parlo coi morti - cit.).
Sarà il mio presente, passato, futuro.

Vaffanculo?
Non lo so, ragazza molto magra coi riccioli biondi.

2 Comments:

  • At 16 agosto, 2006 21:19, Anonymous Anonimo said…

    ciao....passavo di qui...ehi,ma non mi sembra vada tutto bene...fatti sentire, se ti va!
    angela (la mantovana di viseu)

     
  • At 17 agosto, 2006 02:48, Blogger Il_Marchese said…

    Adesso, Angela, improvvisamente, va tutto benissimo.
    La vita è quella famosa, splendida, scatola di cioccolatini.
    :)

     

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