As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

martedì, settembre 12, 2006

Estemporaneo

Per quante volte ho detto una stronzata a qualche ragazza, probabilmente avrei potuto farlo con te, fratello mio, compagno di mille avventure, di mille pensieri, di mille situazioni che troppo abbiamo condiviso per non pensarla in maniera diversa, in serate troppo alcoliche e il nostro orgoglio ci impedì di avvicinarci, di confrontarci, di sentirci io e te unica cosa come in fondo siamo sempre stati.
Una parola ci distrusse, costruì un infinito di incomunicazione tra noi.
Non dico incomunicabilità, perchè questa non ci fu mai.
Quello che sei non è mai cambiato, quello che sei stato mai diminuirà.
E domani non saremo ciò che siamo stati: perchè tu non sei l'idiota che non mi parla più sol perchè prima di lui mi sono scopato la sua onorabilissima troia , nè quel sottouomo d'un flautista riciclato.
Sei stato un fratello.
E domani fratello non sarai più.
Perchè eravamo bambini, stupidi.

Cosciente, che in un'altra vita, forse, basterà solo uno sguardo.
Ma di questa, mio malgrado, rimangono solo i rimpianti.
E ciò che non sarà mai più.

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