Un post, bello lungo, dedicato alla memoria di Giacinto
Ogni tanto si deve pur postare per (far)vivere(un blog), no?
Ed eccomi qui, di nuovo, a raccontare di storie storielle e avvenimenti personali e meno.
L'incipit è che la prostituzione, ahimé, non conosce confini, ma mentiroso per mentiroso il mio anticipo è come sempre stato provvidenziale e determinante ai fini della mia placida reazione: prevenire è meglio che curare, solita solfa.
Tra Reggio Calabria, mare dietro l'angolo, sentenze irrispettose e guai fisici (buon'ultima un'analisi del sangue non proprio esaltante) scopro nuovi mondi e che in fondo delle persone si dovrebbe dubitare sempre, anche in bene.
Le mie prime impressioni difficilmente mi abbandonano, anche quando l'evidenza mi condanna ai dietro front, ma questa volta ammetto che oltre ad essere divertente èpure molto intelligente, chi dovrebbe essermi stat* sul cazzo per tanto tempo.
Ammenda, pubblica.
Duas palavras em Portuguese vao escritas, porque nao tem mais razao o vìnculo do segredo.
Jà passaram muitos dias da minha chegada, da feria no Algarve, da viagem no Alentejo e na Beira Alta, mas todas as emocçoes ficam sempre mais nitidas em mim.
Alem dos dias em vila Real, que foram inesqueciveis, os momentos com os amigos, Bruno, Daniela e Nuno (ordem alfabetico) as noites e o Oceano que va mudar a vida de qualquer va ve-o.
Mas mais os novos amigos, os pais do Bruno aos quem nunca bastarà dizer obrigado, obrigadissimo e nada va desobrigar-me para como trataram-me, que dizer como um filho è pouco, e o aniversario do Vasco, uma pessoa maravilhosa que cada coisa que faz fica sempre na minha alma, como um ensino, como uma escola.
O meu coraçao ta sempre ai, lembra-vos, qualquer coisa va acontecer.
E desculpe pelas minhas palavras, que tao cheias de erros, como o meu portuguese sempre mais enferrujado.
E' o meu coraçao que tem que falar. E serao so acçoes para monstrar o que tenho.
Sempre pouco, mas nao è possivel explicar.
Esta vez nao chourai.
Porque a proxima fica muito mais perto do que voces pensam.
E per questo, al ritorno dal Portogallo comunista dell'Alentejo violato da un cazzo di McDonald's tra le palle, tra gente chiusissima e case basse sempre più basse, porte aperte e diffidenze, ricatapultato al lavoro, stremato dalla lesione alla gamba, mi fa gioia essermi esibito estemporaneamente dal vivo di nuovo.
La ruggine di cui sopra c'era, evidentemente. Ma ho ritrovato vecchie emozioni, in misura piccola, ma così significativa.
E ho riletto sostiene Pereira, e il dottore è venuto a trovarmi, per chi ha avuto la fortuna di possederne una copia e divorarla. E l'ho rivisto, ma questa è un'altra storia.
Il mio paesino si appresta a conciarsi a festa, e queste sono le uniche giornate in cui son capace di amarlo.
I Novembre risuonano maestosi nelle mie orecchie.
Metal, progressive metal, dicono.
Bah, io li sento così tristi, decadenti, aspri, divini nelle melodie che le categorizzazioni, per una volta, le lascio a chi ha poca fantasia (accusa, come ben vedete, prontamente da ribaltare al mittente).
Giacinto era un fiore, han scritto sulla gazzetta.
Anche lui, non l'ho visto giocare, e non l'ho conosciuto, nemmeno di sfuggita, come invece capitò col buon Peppin Prisco.
Sempre sembrato un uomo serio, con qualche lacrimuccia sulle parole di Moratti, orgoglio interista è fatto anche di questo.
Ciao.
6 Comments:
At 06 settembre, 2006 15:15, Anonimo said…
rimani così, nel sogno in cui sei...e lasciati sussurrare...
At 07 settembre, 2006 11:06, Anonimo said…
Acho bem que n haja mais segredos!
Dani
At 08 settembre, 2006 11:18, Anonimo said…
E' tardi..devo comprare qualche maglione pesante devo ritirare qualche documento importante e devo guardare ancora una volta questo mare bello. Vado a Milano. Non ridere bastardo. Nel frattempo apprendo che anche tu vai via. Hai almeno scritto un biglietto alla tua Gianna per spiegarle i tuoi contorti percorsi mentali? Attendo con ansia ed invano...
un bacino
tua soru gianna
At 08 settembre, 2006 17:42, Il_Marchese said…
Invano no, mia carissima sorella.
La tua partenza mi stranisce comunque, non riesco ad immaginarti lontana da qui... Ma sono sicuro che lotterai, come sempre, con la forza, la grinta e la voglia di emergere che hai dentro di te e che ti rende così speciale.
Ci sentiamo presto, promesso, fai buon viaggio e portalo dentro di te, il mare. :)
At 10 settembre, 2006 22:37, Anonimo said…
És o maior irmão itliano...
Já temos saudades tuas.
Estamos á tua espera
Abraços do amigo Vasco
At 11 settembre, 2006 02:02, Il_Marchese said…
Abraço grande, meu irmao.
Es mesmo a pessoa que maiormente deu-me na minha vida portuguesa, e, qualquer coisa va acontecer, nunca vou esquecer de ti.
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