As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

martedì, febbraio 13, 2007

Trent'anni dopo


Un amico mi ha chiesto delucidazioni in merito a ciò che é accaduto in Portogallo in questi giorni, in corrispondenza del referendum per approvare una legge che definitivamente legalizzi l'aborto: prima dell'11 febbraio (giorno della consultazione), in lusitania non esisteva la legge 194, e le donne che abortivano venivano detenute fino ad un massimo di tre anni.

Il referendum è stato una delle cose più portoghesi che abbia mai visto: raticamente la campagna del no gestiva patrimoni che nemmeno silvio; volantinaggio continuo a manetta in tutti i posti più affollati di lisbona, quartieri generale in due lussuosissime vetrine al Bairro Alto, mentre quei disgraziati del sì potevano contare su diecimilalire e quattro cazzoni che magari un aborto l'hanno vissuto sulla loro pelle.

I miei amici si dividevano tra sì a tutta forza e no a tutta forza (ebbene sì, a 27 anni si è votato no) e vi assicuro che ho fatto piú campagna elettorale io che giravo con la spilletta "SIM" a ripetere a quei cazzo di azionecattolica che la loro nazione sarebbe rimasta indietro di 30 anni che i miei amici tutti insieme.

Il comitato del no, dicevo: una televisione via satellite che mandava testimonianze di donne che non sono sopravvissute psicologicamente ad un aborto, feti a manetta a ogni ora barbaramente massacrati da medici nazisti, vescovi strafatti che vaneggiavano, cartelloni ENORMI con scritte "NÃO OBRIGADA" color di rosa che nemmeno da noi... erano il doppio, il doppio dei nostri faccioni! E professori universitari, e politologi, e sociologi, e psicologi e medici...
E le dichiarazioni: il sacro ammonimento "dopo aver legalizzato l'aborto verranno legalizzati l'eutanasia, la pena di morte e addirittura i matrimoni omosessuali" del vescovo di Bragança è stata la piú ridicola miscela di luoghi comuni e stupidate concepita in questi giorni di promozione politica; peró la cosa é ben pericolosa, se si pensa che questo vescovo ha na grossa importanza (la casa reale portoghese era originaria della zona).

Il problema é anche legato alla grossa sfiducia che i portoghesi hanno nei confronti delle istituzioni politiche. XXX, una zitella obesa di 47 anni, ha abortito diversi anni fa a lisbona (ovviamente illegalmente) e non é andata a votare perchè (testuale) A) i politici si rubano i soldi B) "io sono anarchica e lo stato non puó decidere sulla mia vita" - quando le ho fatto notare che si votava per la DEPENALIZZAZIONE lei ha risposto che non vuole comunque che saperne.

Dibattito politico però praticamente morto. Tribune elettorali una volta a settimana dopo la mezzanotte, Socrates che a 5 giorni dal voto si é espresso per il sí, i comunisti in silenzio, la CDS (tipo la destra, ma qui alleanza nazionale sono i socialisti democratici) in libertà di coscienza (anche se tendenzialmente no). Dovevano cambiare la struttura sociale del portogallo e i giornali parlavano degli aiuti europei del 2008...

L'evento piú spaventoso fu la mattina che la 'repubblica' portoghese iniziò a schierarsi in modo subliminale per il no...

Il referendum si é svolto dalle 9 del mattino alle 19 di domenica, in un giorno di diluvio universale. La Rai portuguesa (RTP) ha diffuso le proiezioni dell'universitá cattolica (ovviamente) che davano il no al 51 e il sí al 49... Al nord, zone come Viseu dove i preti hanno strarotto si é arrivati a 70% no, il sí aveva vinto solo a Porto...

Ma, il fiero Alentejo e l'illuminata Lisboa hanno salvato la situazione: con un'astenzione vicina al 56%, il sí ha vinto con quasi il 60%.
Il governo, dopo la lezione del 1998 (vinsero... gli astenuti) ha deciso di rendere la cosa solo consultiva (l'articolo pessimo de "La repubblica" italiana è ingannevole: vinse il sí, di pochissimo) e adesso promette di creare una legge ad hoc.

Fatto sta che i portoghesi continuano ad essere abbastanza repressi sessualmente. Nel nord il sì praticamente non esiste e i pretuzzi l'hanno fatta da padroni. La chiesa ha avuto la furbizia di non fare una pubblicità enorme, ma di passare la responsabilità a parrocchie e istituzioni minori. I ragazzi tipi in stile fighetto tutto perfetto che ti guardavano con superiorità ma le ragazze sopratutto, cavallone tutto pepe di 20 anni con la scritta IO VOTO NO mi facevano venire i brividi.
Alla 10a settimana ora é previsto l'aborto volontario, ma le donne che lo praticano rimangono schedate a vita...

Io amo i lusi, si sa. Ma la loro avversione al nuovo, a volte, é vergognosa. E questo dimostra come qui sia davvero tutto un altro mondo. Sono aperti, gentili, socialmente impegnati, solidali l'un l'altro ma ancorati a logiche repressive di carattere quasi mediovale, dal punto di vista sessuale prima di tutto e comportamentale secundis, vincolati alla chiesa in maniera barbara. Incapaci di comprendere, a 30 anni dalla dittatura, l'importanza del diritto al voto (XXX ha abortito con leggi ancora salazariste, diocristo, come puoi essere tanto imbecille e irresponsabile da non votare?)... Le grandi battaglie sociali dopo la dittatura in Italia muovevano milioni di persone, nel 70 c'era la guerra civile, i tassi d'astensione erano ai minimi storici... Per loro,niente di tutto questo, l'aborto é stato depenalizzato solo a causa dei cazziatoni europei...

Sono contento che riesco a guardarli con spirito critico, finalmente, e che comunque le cose sono andate bene, e che il sole splenda ancora su Lisbona, e che ancora si puó essere persone e non consumatori nonostante il capitalismo spinto stia iniziando a violare anche questa terra ingenua.
E da un lato, questo ancoraggio al medioevo in fondo non mi dispiace, se anche questo é essere e sentirsi diversi. I portoghesi hanno un animo forte. Non sarà una legge a levare il pregiudizio su chi abortisce... e nessun mc donald's distruggerà le tascas.
Ció che é per noi ipocrita, per loro é normalitá. Imposto dall'esterno, ma finché é imposto questo va bene.
Il capitalismo, la modernità, sono ancora filtrati.
E continuo ad amare questa terra di cantanti tristi e donne sorridenti.

4 Comments:

  • At 14 febbraio, 2007 13:43, Anonymous Anonimo said…

    MA ANKE TU HAI VOTATO PER IL REFERENDUM???ORMAI SEI UNO DI LORO...

     
  • At 14 febbraio, 2007 13:46, Blogger Il_Marchese said…

    Allora sei stúpido.
    :P

     
  • At 02 marzo, 2007 01:43, Anonymous Anonimo said…

    A proposito di cantanti tristi e donne sorridenti, stasera ho acceso la televisione e mi sono imbattuto nel Festival di Sanremo. Stavo per cambiare canale ma fui battuto sul tempo da quel marpione di Pippo Baudo che annunciava "E' qui a Sanremo TERESA SALGUEIRO". Immediata blindatura cerebrale, e conseguente status estatico per i successivi cinque minuti.
    Cazzo, per un attimo ho pensato ad un futuro G9, con gli otto stati più industrializzati del pianeta affiancati da Pippo nel ruolo di Mr.Wolf che risolve problemi.
    E non pensare che il tuo incarico sia svanito grazie a Superpippo, se lui mi ha regalato Teresa in video spetta a te tramandarmi un suo autografo autentico.

    Dato il livello di diffidenza dei portoghesi verso le novità, magari quando vai a chiederle l'autografo levati l'antiestetica spillona "SIM", se scopro che si è rifiutata di firmare perchè conservatrice (ma non ci scommetterei neanche un eurocent) uccido prima lei per le sue idee e poi te per la felice intuizione.

     
  • At 02 marzo, 2007 12:23, Blogger Il_Marchese said…

    Mi spiace, Axl, vado a guardare i BLIND ZERO nei prossimi giorni.
    Quelli sì che sono bestie.
    Schiantamundi.

     

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