As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

martedì, settembre 04, 2007

Paper and glue

Progressivamente andrò via da questo spazio, per due ragioni:
-i dettagli di Lisboa, per chi non ci vive, non hanno la stessa importanza che hanno per me e in questo momento non saprei parlare d'altro (ok, potrei spiegare il titolo, ma quello ve lo sorbite tra qualche giorno in dose massiccia);
-Non ho molti stimoli, ma scrivere in portoghese mi stimola un sacco.
Magari, una pesante migrazione in via definitiva è proprio ció che mi serve.

Lisboa è il Bairro alto- Cais do Sodré alle 3 del mattino tra lunedì e martedì.
Un negro ubriaco
Una barbona
Un uomo in vestito elegante con una 24ore alla mano destra
Un bar brasiliano
Un ragazzino che vomita
Due tugas che cercano di prendere l'autobus

E poi, dall'Avenida al Rossio, un desolato e drammatico deserto.
Stavo sotto quegli archi, mi aveva appena lasciato.
Stava piovendo.
Credo stesse passando Paper and Glue.

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