As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

venerdì, febbraio 24, 2006

Carnevale


Stamattina anziché il pc mi hanno trascinato a preparare il carnevale della criançinha, dei ragazzini.

E' notorio che io non adori i bambini, anzi, e che il Carnevale é la festa piú odiosa che abbia mai dovuto sopportare.
Quando ero io criança stavo sempre dipinto, e in tanti mi urlavano alle spalle: 'guarda che non e' Carnevale'... Senza sapere, senza capire...
E poi come qualcuno saprà di sicuro, non vedo perché la gente debba mettere su delle maschere: per occultare la vergogna di essere sé stessi?

Invece, oggi.

Il carnevale in Portogallo significa quattro giorni di ferie (domani vado a vedere lo Sporting, abbigliato in bianco-verde dalla testa ai piedi), gente allegra per le strade, il sindaco che spara stelle filanti e 2500 bambini mascherati in festa.

Non una mazza da baseball, non un ragazzino in lacrime, non una fastidiosa bomboletta.
E dopo pochi minuti era tutto di nuovo in ordine.
Questa gente mi ha fatto divertire anche in quest'occasione.

Colgo l'attimo, per linkare il lastfm di un amico portoghese, Araujo... In pratica il mio gemello d'oltralpe. Questo fa abbastanza fede.

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