As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

domenica, dicembre 02, 2007

Io, Fernando Pessoa e Humpty Dumpty

Qualche giorno fa (per la precisione in 26 del mese scorso) ho visto Josh Rouse all'Aula Magna dell'Università di Lisbona esaurita (i portoghesi amano Rouse).
Il concerto, aperto da un discutibilissimo duetto spagnolo orribile e orrendo dalla prima all'ultima nota tanto da scatenare l'ilaritá del pubblico al terzo attacco uguale, mi è piaciuto moltissimo, per quanto di Josh Rouse conosca bene qualche pezzo antico e il resto sono solo stati ascolti superficiale principalmente tratti da compile, ainda por cima.
Band eclettica quasi blues e neofolk a tutta forza, per un artista serio, simpatico e dalla voce suadente ed intonata. Un bel racconto per una piacevole notte, e per quanto sia stato stroncato dalla critica musicale a me l'ultimo album è fondamentalmente piaciuto. O forse no, non mi ricordo, ma il concerto è stato ben profondo e coivolgente.



Mercoledí sono entrato per la prima volta nella mia vita allo stadio da Luz.
Impressionante, per quanto da fuori sia orribile, da mettere la pelle d'oca, in curva di fronte a Rui Costa che salta Bonera-Nesta-Gattuso con una finta e 40 anni sulle spalle, accarezzando la palla ad ogni movimento, senza che sia cambiata una virgola della suprema classe che vidi nel lontano 2000 a Reggio Calabria. Senza dubbio il piu' forte giocatore che abbia mai visto dal vivo, e pazienza per tutti, a partire da Zizou per finire al grandissimo Pirlo che lui sí che meritava il pallone d'oro e Cristiano Ronaldo, funanbolo circense.
Una nota di demerito va invece al mio amato Sporting, che in curva oggi ha esposto "onore al camerata Gabriele" testuale e in campo tricolore.
Una volta il made in Italy che si esportava erano la Ferrari e la pasta Barilla.

A proposito, gran girone. Sono veramente contento. Volevo i forti e così è stato.

Del fine settimana voglio solo ricordarmi in piedi sulla sedia della statua di Pessoa a recitare poesie in italiano a 5 portoghesi, reggendo in mano una birra e un panino.
Uno dei momenti piu' divertenti della mia vita, presumo; e fin quando riuscirò a ridere di me stesso 'ncia pozzu fari.

In Avenida da Liberdade la Câmara Municipal de Lisboa ha speso 290000€ per esporre la collezione Love di Robert Indiana (forse per non rimanere indietro rispetto allo Stato luso, che ha comprato un tintoretto per 1,5 milioni di euro con la giustificazione del ministro della cultura volevamo fortemente esporlo), una serie di numeri di legno di dimensioni enormi che intralciano i marciapiedi.
Magari mi manca la sensibilità per capire, ma con tutto quello che c'è da fare per ravvivare questa città, per sostenere un servizio pubblico che è una piaga (e sciopero già fatto venerdì), per rimodellare metro e altri spazi tipo Av 5 de Otubro o tutta Almirante Reis, mi è sembrato uno spreco assurdo.

Il nuovo di Humpty Dumpty è uscito il 3 dicembre.
Questa volta mi ha spiazzato di brutto.
Non scriverò di getto, come uso fare con lui, senza prima aver capito davvero.

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