As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

domenica, settembre 17, 2006

Un'impresa inaspettata


Solo poche settimane fa criticavo le nostre adorate e poco dorate femminucce del Tennis, sempre pronte a cadere uad n millimetro prima della meta, sempre pronte a deludere in campo dopo aver illuso per tanto.
Questa volta, invece, è stato trionfo, tra inspiegabile silenzio dei media (gazzettasport riporta in sottolinks la vittoria azzurra, la Rai oscura i canali per tutti lasciando spazio alla Ventura e a programmi per subumani come Parietti, isola dei famosi e puttanate del genere. Si aggiunga che allo sciopero dei giornalisti non viene meno nessuno degli aderenti, e il collegamento - solo su raisport, n.d.JP - va avanti per circa 8 ore senza che nessuno si degni di dire una parola. Davvero un bel giorno, scelto, per fare una serrata) e Flavia seduta accanto a Moya, mentre giraffona Santangelo malmenava la malcapitata Flipkens, la leonessa Francescona finalmente digrignava i denti e lottava fino alla morte contro sua maestà Justina, l'odiosa burrosa sparava insulti irripetibili verso le nostre, per una volta più incantevoli del passato terrificante di Henin, della fragilità di Amelia, dellle braccia corte di piccola Patty, degli occhi di Martina.
Le ragazze in campo, i pochi supporter sugli spalti, uno sputo in mezzo al delirio belga che avrebbe voluto, e fors'anche meritato, vista la sublimità di Justina uscita malconcia a occhio e ginocchio che ci regala la finale doppia, hanno vinto, hanno scritto il loro nome su quella coppa, hanno dato l'ultimo afflato di gloria di un'estate mondiale colorata d'Italia che resterà ancora indimenticabile, per una ragione in più.

In tutto questo silenzio, seven nation army più dell'Inno nazionale.

E tutto questo silenzio, fa pensare a quale volano mai potrà esserci per il tennis italiano? A questo punto, perché chiedersi del sottosviluppo nostrano a fronte di generazioni di fenomeni in paesi miscroscopici come (il musicalmente adorato) Belgio, quando nessuno celebrerà l'eroismo delle nostra ragazze, capaci di ripetere tra disinteresse federale (silvietta, che questa vittoria è tua, quanto è tua, ti ricordi quando ti diedero della troia?), incapacità tecniche, snobismo dalla base (chi pratica - chi può praticare - il tennis in Italia?) un'impresa riuscita ai maschi solo trent'anni fa?
Ma è mai possibile che siamo, a causa di follie gestionali, una sottonazione a livello di racchetta e pallina?
Ma è mai possibile che i nostri arrancano in serie B, mentre abbiamo 5 donne tra i primi 50?
Ma vi rendete conto che è solo un caso?
Io spero che ci sia stata una Flavia Pennetta di 6 anni di fronte a SKY, oggi. Col satellite a casa, mentre un talento povero, magari, l'ennesimo talento povero, sarà andato sprecato.

Comunque.
In un gioco così individuale, quando conta una vittoria di squadra?
In una coppa così tanto snobbata, quanto conta l'affermazione di oggi?
Non lo so, non importa.
Non importano i problemi.
Laggiù, alla base di quella coppa, finalmente, sta scritto
2006 - Italia.
E non conta molto, in fondo, il resto.
Almeno per oggi.

4 Comments:

  • At 19 settembre, 2006 13:49, Anonymous Anonimo said…

    Devo dire che godermi le ore di diretta e le tante emozioni nel più completo silenzio è stato ancora più bello. Se poi pensi che il telecronista designato magari doveva essere Galeazzi... ;)

     
  • At 19 settembre, 2006 14:32, Blogger Il_Marchese said…

    Ma io speravo in Lea Pericoli, a dirti la verità, una delle più eroiche campionesse della Storia d'Italia tennistica (manco a dirlo, ignorata completamente dalla federazione, che oggi ha avuto pure la faccia di comprare una pagina della Gazzettasport - gazzettasport con l'interevista tardiva a Barazzutti) o in Giannone Clerici + Rino Tommasi, ma quelli, nostro malgrado, se li è già sucati sky...
    Certo, se doveva esserci Galeazzi, ben vengano le invettive di quell'odiosona della Kim, più indigesta delle omonime sigarette menthol!

     
  • At 20 settembre, 2006 14:57, Anonymous Anonimo said…

    oppure stando alla rai magari mandavano ignazio scardina, celebre per aver confuso e scambiato kiefer e martelli per tutta la durata di un match :D

    "curiosamente l'italiano ha lineamenti teutonici e il tedesco tratti più tipicamente mediterranei" :D

     
  • At 21 settembre, 2006 10:25, Blogger Il_Marchese said…

    Ma in che mondo viviamo, signora mia!
    :D

     

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