Sogni come realtà
L'incipit di uno dei post più importanti che scriverò nella vita di questo piccolo spazio non può che essere una frase che mi disse un amico di breve corso qualche tempo fa, in relazione, invero, ad alcune relazioni sentimentali che qui poco spazio troveranno, stavolta.
In genere si hanno dei desideri, nella vita. I desideri a volte si avverano.
Poi ci sono i sogni, che sono definiti tali proprio perchè in teoria non dovranno realizzarsi mai.
Io ho realizzato un sogno.
Ho trovato un lavoro, di rara stabilità, a Lisbona.
E risparmio il pippone, che in Italia ci sarei arrivato solo per raccomandazioni e/o amicizie, e qui é stato solo il mio merito.
Quando inziai a scrivere qui il Portogallo era un puntino su una mappa, mai nessuno in quel momento avrebbe potuto scommettere un cent che ci sarei arrivato, me ne sarei perdutamente innamorato, sarei tornato in Italia, avrei sofferto di saudade, sarei tornato ancora e infine ci sarei rimasto. Per sempre, forse.
Quantomeno ci spero.
Appena arrivato, una donna lesse nelle carte che sarei rimasto a Lisbona.
Oggi l'ho beccata sull'aereo.
Incroci, destini.
So che sono felice, perdutamente felice, infinitamente felice.
E pronto a vivere in questa nazione dal cielo bellissimo, dalla lingua soave, dal profumo di sapori antichi, contribuire a fare qualcosa per lei, sentirmi parte di tutto questo.
In genere si hanno dei desideri, nella vita. I desideri a volte si avverano.
Poi ci sono i sogni, che sono definiti tali proprio perchè in teoria non dovranno realizzarsi mai.
Io ho realizzato un sogno.
Ho trovato un lavoro, di rara stabilità, a Lisbona.
E risparmio il pippone, che in Italia ci sarei arrivato solo per raccomandazioni e/o amicizie, e qui é stato solo il mio merito.
Quando inziai a scrivere qui il Portogallo era un puntino su una mappa, mai nessuno in quel momento avrebbe potuto scommettere un cent che ci sarei arrivato, me ne sarei perdutamente innamorato, sarei tornato in Italia, avrei sofferto di saudade, sarei tornato ancora e infine ci sarei rimasto. Per sempre, forse.
Quantomeno ci spero.
Appena arrivato, una donna lesse nelle carte che sarei rimasto a Lisbona.
Oggi l'ho beccata sull'aereo.
Incroci, destini.
So che sono felice, perdutamente felice, infinitamente felice.
E pronto a vivere in questa nazione dal cielo bellissimo, dalla lingua soave, dal profumo di sapori antichi, contribuire a fare qualcosa per lei, sentirmi parte di tutto questo.
5 Comments:
At 24 aprile, 2007 11:03, Anonimo said…
Auguri amico mio e in bocca al lupo!!!! Domenico
At 24 aprile, 2007 12:48, Anonimo said…
felici per te ;)
At 24 aprile, 2007 14:28, Il_Marchese said…
Grazie a entrambi.
Il secondo lo aspetto in tour ;)
At 25 aprile, 2007 15:44, Anonimo said…
... dovrei essere felice per te....
lo sono anche se so che così ti vedrò molto poco.... e non mi interessi fisicamente perchè sono del tuo stesso sesso ed eterosessuale.... ripeto sono felice per te... veramente... però mi duole il cuore... mi duole tanto... e mi viene da piangere... e piango...
non chiedermi di rilevare la mia identità... non lo farò... ci conosciamo troppo bene... sappi che sei importante... ti voglio bene...
At 26 aprile, 2007 15:22, Il_Marchese said…
Donciu crai tunait.
Sto bene là, pensa questo.
Posta un commento
<< Home