La 'prima' dei puffi
Mi ricordo, improvvisamente, che i Delgados hanno pubblicato le Peel Sessions.
E mi ricordo che Rocco ha trionfato, tra folle che straordinariamente plaudenti si offrono al giubilo di pirresche vittorie, con una anormale esaltazione collettiva coronata dall'esibizione sfacciata di nani, giganti, individui stranamente classificabili tra il phylum degli umani (persiano citantemi), nell'incedere incalzante di una canzone di diritto naturale appartente alla massa (aggettivo elegiaco preciso) presuntuosamente pretendente un'innalzamento innaturale delle proprie pulsioni irrazionali, effimeri ricchi ammaliati dalla tentazione di captare l'atrui, bramatissima, inaspettata,irrealizzata consapevolezza di ricognizione reciproca unilaterale.
E mi ricordo di diecimila fatture odierne (oddiosantoperdono).
E di inizi anonimi finiti inaspettatamente.
Ah. Ricordo, tra l'altro, che hanno giocato i puffi, stasera: Pirlo (ex REGGINA) finalmente degno della mia considerazione, Toni sull'onestà della cui condizione non sono pronto a promettere di scommettere un fagiolo, Totti proditoriamente asfaltato dai pretos do Ghana filhos do meu, e quel povero foliaro di Pippo Inzago relegato in panchina: elemento di spicco , profeta del mio modus agendi calcettistico meritava di essere partecipe di questa puffistica festa.
Ho paura che arriveremo fino in fondo.
Ta calado foda-se.
Un ringraziamento particolare al Barresi, che dichiara apertamente: "Voglio farmi la piccola".
Nipie, ci fate troppo male.
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