As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

venerdì, novembre 24, 2006

Esercizi di sopportazione della mediocrità circostante


Candido Cannavò vuole finire al gabbio.
La Gazzettona, compagna fidata di sottobanchi liceali, si è fissata da un po' a trattare argomenti che sempre meno concernono le attività sportive e sempre più attualità e guerrenelgolfopersico.

Candidone, da sempre fulgido esempio di moralismo, bacchettonismo, odio contro la Reggina e servilismo al potere, ligio segue la nuova linea editoriale e racconta di reportage dal carcere, di cani Ice salvati dall'oblio, di collaborazioni con l'Ucciardone e San Vittore.
In periodo di indulto (vergognoso, tra l'altro, e non per le ragioni della legge in sè: non si può distinguere tra reati di mafia-non mafia, persino l'ultima delle matricole dell'ultima Giurisprudenza d'Italia sa che, individuata la quantità di pena, se essa è paritetica ad un'altra non ha grossa importanza la natura del reato: la quantità di devianza, a questo punto, deve interessare, e a paritò di devianza qualsiasi altra valutazione è discriminativa; indulto sì, ben venga, ma non in questi termini: o tutti o nessuno) gli unici che vogliono andare al gabbio sono Candidone e Maurizio il grande diseducatore Costanzo, che di fronte al delicato profumo del danaro non ha esitato a piazzare le telecamere + televendita nelle celle dei poveri sventurati con tanto di sottotitoli e intrecci da fiction-reality, roba da mandarlo veramente in galera e gettare la chiave.

E allora mandateli al gabbio per davvero, questi diseducatori, invece di condannanare quella povera ragazza che si è permessa di disonorare i morti di Nassirya.
Come se fare (o peggio, partecipare) ad una guerra fosse un onore.
Come se esprimere la propria opinione fosse un reato.

O la storia del bullismo: non si parla d'altro, dalla tv direttamente a qualsiasi luogo pubblico d'Italia.
Ma a scuola ci siete mai andati?
Io ricordo alle elementari (e medie, e forse pure oltre) che ci massacravamo, ma veramente, ci massacravamo e le maestre ci massacravano, eppure siamo cresciuti tutti ggiovani e forti e svegli.
L'oversize di tutela ai ragazzini li renderà solo più insicuri.

Questo per dire l'album della Gainsbourg (5.55) non è nulla di speciale.
Quel minimo che in fondo ti aspetti da figlia di cotanto padre.
Numerum omen.

2 Comments:

  • At 27 novembre, 2006 00:35, Anonymous Anonimo said…

    E io che pensavo che tutto questo preambolo fosse figlio del giusto disappunto nato dopo la notizia del calo verticale della pescosità del Petrace...
    Devo quindi temere che Violante Placido, quando si esibirà a Palermo, verrà crivellata di colpi all'uscita dell'ospedale come accadde al valoroso padre in "La piovra"?

     
  • At 01 dicembre, 2006 02:09, Blogger Il_Marchese said…

    Violante Placido ha dalla sua solo la figaggine, mi insegni, caro mio.
    Ma non credere che la pescosità del Petrace non abbia la sua rilevanza in tutto questo...

     

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