As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

domenica, dicembre 24, 2006

Vacanza

Questo blog è attualmente in vacanza, come finalmente anche il proprietario.
Mai una vacanza fu piú dolce di questa, tengo a rendere noto.

La feria si propaga a tempo indeterminato, ma tornate di tanto in tanto: aggiorneró al più presto.

domenica, dicembre 17, 2006

Per amore di democrazia

Ricevo questa mail, da qualche sconosciuto, e non è spam:

"Hi. My name is Eugene Gershin. Perhaps we have met online, but more probably you don't know me from Adam. I monitor blogs for SamsonBlinded, and came across your post.

I'd like to welcome you to look at Obadiah Shoher's blog. Obadiah - an anonymous Israeli politician - writes extremely controversial articles about Israel, the Middle East politics, and terrorism.
Shoher is equally critical of Jewish and Muslim myths, and advocates political rationalism instead of moralizing.
Google banned our site from the AdWords, Yahoo blocked most pages, and Amazon deleted all reviews of Obadiah's book, Samson Blinded: A Machiavellian Perspective on the Middle East Conflict.
Nevertheless, 170,000 people from 78 countries read the book.

Various Internet providers ban us periodically, but you can look up the site on search engines. The mirror http://www.samsonblinded.org.blog currently works.

Please help us spread Obadiah's message, and mention the blog in one of your posts, or link to us from junkpuppet.blogspot.com. I would greatly appreciate your comments.

Best wishes,
Eugene Gershin"

Io il giro sul sito l'ho fatto, sono anti-sionista come ben sa chi mi conosce, ma amo la libertà di parola e di espressione.
E il mio contributo, seppur minimo, mi sento in obbligo di darlo.

sabato, dicembre 16, 2006

Heroes do mar

Vou voltar, e mais nada.
Este post será escrito numa lingua que fica no meu coração, na única lingua que consigo falar, e não é importante quem percebe.
Não sabia, não podia nem imaginar que Portugal ficava no meu coração nesta maneira. E ainda não tenho a concretezza do que ta a acontecer.
Volto, volto no olhar duma rapariga que nunca vou saber quantos anos tem, volto numa capital, volto numa bandeira e num hino que já conheço na minha memoria.
Volto, e so come devo comportarmi per non tornare più.
Volto, e sapendo quello che lascio tornare sará da pazzi.
No.
Portugal é o meu coração e não quero perder mais nada.
Não quero perder a tranquilidade de Viseu.
O gótico do Porto.
A maravilha de Lisboa.
Não sei se há portugueses menos portugues de mim, que sou itáliano e não gosto deste.
Eu só sei (porquê não fico em casa) que adoro esta nação.
Eu só sei que volto.
Que volto á vida.
E ninguém sabe, tambem eu.

Há só de viver.
Viver.
Esta vez, non mi vedrete più.

lunedì, dicembre 11, 2006

La frase storica

E' montata una polemica durissima tra bloggers, in questi ultimi giorni, a partire da un post di Reverberi sulle pesanti assenze ad un concerto dei Grizzly Bear.

Non entro nel merito, primo perché non sono una blogstar (qualsiasi cosa esso significhi), secondo perché vivo in un posto in cui il massimo dei concerti che riesco a vedere sono io allo specchio che suono il basso su un pezzo dei cure, terzo perché non conosco né ho rapporti con nessuno dei protagonisti della diatriba, quarto perché non scrivo recensioni in modo assiduo, quinto le riviste musicali le compro quando viaggio, ché qui non arrivano.

Ma in tutto questo, colas ha scritto una frase meravigliosa, riguardo ipotetiche chiusure di blog et coetera:
Come se tenere un blog non fosse un'esigenza di comunicazione privata, ma un mezzo per confermare uno status pubblico, da abbandonare non appena ne subentra uno di visibilità maggiore.

Fuori dal contesto: io stavo per farlo.
Non ci proveró mai piú.

Ah, volevo concludere aggiungendo che forse forse qualche concertino interessante quest'anno che viene riusciró a vederlo...

mercoledì, dicembre 06, 2006

Il ritorno


Ci sono delle cose che ci appartengono da quando si è nati, e, in fondo, non si viene a conoscenza di esse finché non le si incontrano.
Parlo di cose, ché con le persone mi sono reso conto dopo tanto tempo che non ci si riesce mai ad appartenere l'un l'altro fino alla morte, perchè spesso i comportamenti deludono, perchè non bisogna mai chiedersi quanto si è dato, perchè e fino a che punto: il tutto va a consumarsi, più o meno celermente, e se anche del primo amore non restano che allegri ricordi sbiaditi (quando, invece, a 18 anni sembrava crollarti il mondo addosso, e segnalo a questo proposito il grande post di Axl) allora sostanzialmente appare sempre più evidente che ciò che conta nella vita sono le tue emozioni, e le tue sensazioni, che si legano a luoghi e situazioni, si affezionano a musiche e parole, senza un significato, senza preavviso, senza calcolarne intensità e qualità.
Le persone volano via, e ti rendi conto in questo senso che mentire (e quando si mente, si mente prima di tutto a sé stessi) non serve a nulla: allora non rimane che seguire il proprio cuore e il proprio istinto, avere il coraggio di fare ciò che si sente, non ti voltare mai, diceva Piero.

Io del Portogallo non ne conoscevo quasi la geografia, e sono finito per innamorarmi, e vi risparmio un lungo elenco di facce, sapori, respiri.
E dal Portogallo non rimarrò mai deluso.

L'anno scorso di questi tempi la mia vita andava a rotoli, non avevo prospettive né futuro, non avevo speranze né stimoli.
Oggi, 6 dicembre 2006, ho una macchina, due lavori (faccio parte, inspiegabilmente, di quel 20% di laureati in Scienze Politiche che dopo un anno stanno svolgendo un'attività diversa dalla masturbazione), mi è stato pubblicato il primo articolo su un quotidiano e.
E ho un posto nel MAE CRUI.

Io non so se sono una persona di un'intelligenza fuori dalla norma (ne dubito) o soltanto molto fortunata (molto più probabile, visto che qualche giorno fa non sono morto per miracolo), ma quando ho scoperto che fra poco più di un mese tornerò di nuovo in Portogallo, a Lisbona, all'ambasciata, per altri cento giorni di sole, tenerezza, bocche aperte e lingua melodiosa mi sono sentito semplicemente una persona molto felice.
Forse la più felice del mondo.

Torno in Portugal.
La vita è una scatola di cioccolatini (TH):
questa volta ho pescato il più dolce.

sabato, dicembre 02, 2006

E poi...

E poi un gruppo di tizi sconosciuti viene fuori con una cover dei
Primal Scream.

venerdì, dicembre 01, 2006

Insomma

Ho un supporto carteceo, per quello che ho scritto, come sarà supporto cartaceo il resto che scriverò.
Questo blog sta per chiudere.
Perché il titolare s'é realizzato.
Perchè gli scritti del titolare li potrete leggere su altri mezzi di diffusione.
Perché il titolare vuole vivere
quello che sente
per quello che gli resta.

Stratosfericamente cosciente, e orgoglioso, della sua immane profondità.