As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

lunedì, maggio 28, 2007

Sofia e altre storie


Nel novero delle cose più stupefacenti di questa nazione, non mi sento di escludere i telefilm dei ragazzini in età liceale à moda portuguesa.
Tralasciando i giudizi estetici sulle ragazzine e ragazzini in questione, in serie come Morangos com Açúcar o il mio unico e definitivo mito Diario di Sofia, estratto da una collana di libri, viene raccontata in tutto e per tutto la realtà scolastica e adolescenziale lusitana.
Una realtà che, ça va sans dire, è distante anni luce da beverly hills in poi: i giovani non si scambiano baci se non dopo mesi di namoro, si accomodano su una sedia del barbiere per raccontare i loro problemi, la protagonista è innamorata del cugino... L'ennesima dimostrazione di come questa nazione rimanga sempre ancora legata ad un mondo del tutto estraneo alle corse furiose di bambini col culo firmato drogati dal tutto e subito; la colonna sonora è per intero una rassegna ragionata del più fine college-rock (quello che nell'indie italico viene rappresentato da Bosvelt e poco altro) portoghese (in portoghese), i vestiti sono quelli che mettevamo noi ultimi provinciali al liceo (quando pariolismi e fighettitudo erano ancora al di là da venire) e l'unico tic europeo che si permettono è l'uso smodato dell'sms.
Siamo sempre nel 1970, qua, anche se mi trovo in una capitale bellissima e moderna.
Una capitale in contraddizione, di una nazione estrema, diversa, lontana, remota; da un passato duro, isolato sempre, in qualche modo; come quei vecchi che si accucciano negli angoli di una tasca a contare gli ultimi attimi giocando il tempo con conversazioni infinite.
Ogni rivolo ha un significato profondo, ed ogni significato è degno di essere simbolo del Portogallo.
Amata Lusitania, sconfitta, malinconica, nostalgica, che attendi il ritorno di qualcuno che é andato via e che non tornerà mai più a darti quella gloria che hai sempre bramato.
Dagli occhi scuri e tristi come quelli delle tue piccole donne, dolci, umili e sorridenti e sempre indaffarate, dal fascino rassicurante, familiare, che biascicano sussurri in una lingua meravigliosa.
Che dipingono diari, non si inaridiscono su un blog.

Come me, che per 26 anni non ho mai festeggiato nulla a livello calcistico, e da quando sono qua non ho mai visto o Leão perder.
E al primo anno interamente e basicamente portoghese vinco una Taça do Portugal.
Ho visto la partita allo stadio Alvalade, su un maxischermo perchè la finale di coppa si gioca allo Stadio Nazionale, e os bilhetes esgotaram-se há uma semana.
Ho cantato l'inno, mi sono emozionato, ho vibrato e sorriso e pianto, alla fine, di gioia, come mi succede sempre quando,in modo così stupido o infantile, mi sento interiormente legato a un sentimento di appartenenza, com'è lo Sporting.
Lo Sporting di 11 ragazzini indomiti, che ha superato ogni ostacolo e in questa stagione è stato fermato solo da un gol di mano a Madeira. Di una claque appassionata
e calorosa, che recitava cori d'amore ed ordinatamente entrava e usciva dallo stadio.
Scrissi, più di un anno fa, che un giorno il mio cuore avrebbe battuto là dentro, e per quei colori.
Quel giorno è già oggi.

Qualche chilometro lontano da qui, la squadra di Reggio Calabria, umiliata da undici punti di ingiusta penalizzazione (di fronte al Milan, e scusate se è poco), ha dato lezioni a tutti, non si è piegata di fronte a nulla, un gruppo di ragazzi che col cuore e con la maestria di un grande tecnico hanno firmato una delle imprese più belle e pulite
della storia del calcio moderno.

Gli Artemoltobuffa hanno messo nel loro myspace tre nuovi pezzi, molto belli, che fanno presagire un album più maturo e ordinato.
Li voglio dedicare, come dedico questo post, ad una persona che va via e che quasi con certezza non rivedrò mai più.
Un'anima in subbuglio, uno spirito complicato, un'intelligenza spiccata, un'ironia brillante, una ragazza bellissima.
Grazie per avermi incrociato, Blanca.

domenica, maggio 27, 2007

And so, keep holding on.

C'é chi va via, da Lisbona.
Chi dice di averla sempre odiata.

Chi parla di Porto come migliore.
Chi la vagheggia da sempre.

Chi apprende parola nuove.
Chi si commuoverà fino alla fine.

Un altro segnale: prendo il taxi, alla fine di una notte bellissima, e parte Keep Holding On.
L'ultima parola, forse.

mercoledì, maggio 23, 2007

Leões e ladrões


Cosa significa alzarsi alle sei tutti i giorni per andare a lavorare? Non avere più tempo per curare il blog e pensare al ponte del 25 aprile come una fugace apparizione in autostrada all'alba di ogni giorno.
Questo fine settimana ha visto il Porto vincere la Liga Portuguesa con un solo punto di vantaggio sugli eroi biancoverdi, che fino alla fine hanno battagliato, che hanno massacrato per 4 gol a zero il Belém prossimo avversario di coppa domenica, che quando ad Oporto l'arbitro fischiava la fine ancora lottavano, col piccolo Pereirinha a marcare il poker; il Leone non abbassa mai la testa; il Leone è finito secondo per aver subìto un gol di mano col Paço de Ferreira.
C'è tempo per il riscatto.

Le cose per il resto procedono molto bene, col tempo altalenante e notti consacrate a nuovi e vecchi ascolti, aulas de inglês deleterie e nuovi amici; il fine settimana, troppo fraquinho per essere raccontato, mi ha regalato solo delle emozioni quando non si è riusciti ad entrare al Creamfield... O quando una ragazza belga ha cantato alla chitarra "My heart" dei K's Choice.

Qualcuno mi ha segnalato che Avril Lavigne è apparsa osé su una rivista pseudomusicale tipo rockstar o puttanate del genere.
Giusto oggi leggevo su un giornale le dichiarazioni che la canadese (a proposito di canadesi, ma the last o the latest?) rilasciava qualche tempo fa riguardo britnispirs e la sua tendenza all'apparire per forZA; quanta fatica, avril.
Non nego che la biondina sia un prodotto di laboratorio, che sia studiata a tavolino per produrre danaro etc etc
Ma lei sempre aveva rifiutato di piegarsi a certe logiche.
Non dovevi farmela, questa, avril.
Proprio no.

Chiudo questo post, invero non molto notevole, con qualcosa che la notorietà la raggiungerà presto: il mio coinquilino scrive qui.
Questo significa rigenerarsi.

Nelle prossime puntate, Gaia Camossi (in foto) e Tovalieri.
Altrochepippoinzaghi.

sabato, maggio 12, 2007

Perturbazioni e altri fenomeni meteorologici



Se ognuno di noi è un libro tra i tanti
non siamo che pillole d'inchiostro
racchiuse tra note e pagine

Calvino e Perec, racconti e memorie
non siamo che storie dentro storie
più grandi e più piccole di noi

E adesso che vai separi i volumi
la carta che scivola in cartoni
e scivola insieme a te

Ma io volevo dirti non mi importa non importa
quello che mi prendi, quello che mi lascerai
solo le parole nostre non rubarle mai

Sai meglio di me che siamo intricati
capitoli lunghi e complicati
lasciati sul dorso a testa in giù

Mi sfoglierai mai pensandoci ancora
tra i segni di una matita nuova
nei libri che resteranno a te

Ma io volevo dirti non mi importa non importa
quello che mi prendi quello che mi lascerai
solo le parole nostre non rubarle mai


Ci sono delle cose che non cambiano mai, dei giudizi che sono di per sè assoluti e che rimangono tali anche se i diretti interessati si impegnano oltreodo per cambiarli.
Per parlare di Pianissimo Fortissimo, infatti, potrei prendere qualsiasi altra cosa abbia già scritto su qualsiasi altro disco dei Perturbazione e fare copia-incolla.
Come al solito, l'album è fiacco, vive di due-tre pezzi come Nel mio scrigno e la sucitata Leggere Parole, uno dei pezzi più belli della storia della musica italiana e non sto esagerando, e poi si perde tra ripetitività e stonature.
Il primo album dei Perturbazione capace di segnare la storia dei percorsi musicali tricolori sarà un greatest hits.

Favourite worst nightmare degli Artic Monkeys, é un grandissimo album, si mantiene su un altissimo livello per tutto il suo svolgersi, logico e rock purissimo. Alti piani di classifica annuale, se non fosse per qualche citazione di troppo.
Merita due parole pure Aqualung al secolo Matt Hales , che seguo dal suo inzio, senza perderci il sonno ma con grande rispetto: meno grezzo e ruvido di Strange and Beutiful, Memory man (con un bel marchione Col*mbia) è una discreta prova di maturità artistica.

La newsletter di Aiuola annuncia la pubblicazione de L'aria misteriosa, nuovo disco di Artemoltobuffa prodotto da Fabio de Min per fine maggio.
Prova importante per Alberto Muffato, sempre da me preferito ai Clara, per quanto entrambi i gruppi siano il germe più promettente degli ultimi anni. Aspetto con ansia.

Qui (click in alto a destra) zio Ben ci ricorda ancora una volta che il profeta è lui.
Semplicemente geniale, un ora e 6 minuti di livello straordinario e sorprendente.

Gli amici Soulbizness si sono esibiti qualche tempo fa: in streaming il video live dei nostri promettenti portoghesi.

Prima settimana di lavoro, ambiente bellissimo, giovane e dinamico, colleghi simpatici e decisamente molto interessanti, dividendomi tra le nazionalità che più adoro, belgi e portoghesi, come saprete; gente poco comune, (le donne belghe sembrano folletti sorridenti, ti spiegano le cose mettendosi sull'attenti e sbattendo la testa d'improvviso, dai 15 ai 95 anni), ai margini, che poco compaiono sulle prime pagine dei giornali: piccoli e laboriosi (i nordici, chè per i lusi lasciamo perdere...), conversatori, pazzi come tutti i popoli di confine, ospitali e sfrontati.
È tutto estremamente perfetto, le cose corrono più che bene, sono molto più serio dovendomi alzare tutte le mattine a un certo orario e tenere un comportamento consono al ruolo che ricopro.
Sto crescendo, credo; e crescere qui era solo ciò che desideravo nella vita. Svegliarmi la mattina e vedere un ponte rosso davanti alla statua di cristo e al Tejo dorato dal dole.
Per tutto il tempo che avrò la grazia di farlo ancora, assaporerò fino alla fine ogni goccia di questa meravigliosa vita che sto vivendo.

venerdì, maggio 11, 2007

Resume

1. Sono in Portogallo
2. Lavoro in una azienda belga.
3. È estate da tre mesi interi col sole che tramonta alle 21:00.

Per il resto, TUTTO il resto, c'è tempo.

venerdì, maggio 04, 2007

Il dark che sono nato; il dark che rimarrò


Grazie alla divina emma pollock, che mi dà letteralmente la scusa, si torna a postare da queste parti.

Sono successe un sacco di cose, si è persino arrivati al punto di dubitare sulla possibilità di lavorare o meno in Portogallo, senza considerare che questo popolo fantasticamente socialista ha insita una solidarietà per il prossimo così spiccata da sentirsi come se mai si è da soli.
In questo modo, i rimpalli tra uffici a causa di intoppi burocratici che avrebbero fermato un carroarmato israeliano mi sono sembrati quasi piacevoli, se per spostarmi da un capo all'altro di una capitale bastano due indicazioni e se la città di Lisbona risplende ai 26 gradi di un sole bellissimo.

E, contraddicendo quello che sono stato per anni e anni, per lunghissimi giorni fatti solo di eterne notti, di piogge infinite, la felicità che si disegna nel mio cuore cresce ogni momento che passa: il mio pessimismo atavico si scontra ormai giorno dopo giorno di fronte a mille belle sorprese che mi vengono regalate dalla vita.
Ultimi giorni di er*smus (o presunto tale), quindi, prima di iniziare una avventura lavorativa all'estero: nessuno, come dicevo, avrebbe mai potuto pensare una cosa del genere solo pochi anni fa, quando, invece, facendo una semplice valigia, mi sono lasciato alle spalle un luogo che non cambierà mai, un popolo alle prese coi 16 anni alla franz*ni o con l'assoluzione di silvio o con l'ennesima intimidazione mafiosa seguita a promesse di novitá e sviluppo per abbracciare chi, senza nemmeno conoscerti, fa una telefonata al ministero della pubblica istruzione e ti risolve un problema.
Chi non ha troppa fretta di guadagnare più degli altri.
Chi é pronto a porgerti la mano, se sei in difficoltà.

I giorni, divertenti ma così vicini a ciò da cui sono scappato, che ho passato al mio paesino, si configurano così come qualcosa di lontano e difficilmente ancora bramabile: il mio futuro è qui, anche se una spagnola dal viso dolcissimo balla con tutti e nemmeno sa quale sia il mio nome.
Anche questo è una parte di me stesso, di quello che sono e non cambierà mai.
Di quel me stesso che ho portato fin qua.

Di quel me stesso che, tra alti e bassi, è partito da molto lontano, scrivendo poesie di morte suonate al buio, ingurgitando quantità alcoliche di molto superiori alla media che qualcuno ha ponderato per la vita di un uomo in questi giorni, coltivando interessi non proprio comunissimi, forse per creare gli albori di uno scappare via che via via si è concretizzato, fino a diventare qualcosa di concreto, tale quale come è oggi; oggi, che ho cercato qualcuno, intorno alla mia solitudine, per dividerla nel rispetto della distanza che cerco. E che infine ho trovato, in questo popolo accogliente.

I delgados (col website non più attivo), come si sa, sono da sempre uno dei miei gruppi preferiti.
As vezes, sono il mio gruppo preferito.
Dopo lo scioglimento, deprimentissimo, per colpa di Stewart Henderson, il bassista-maledetti siano i bassisti tranne uno-, ognuno ha deciso di prendere la sua strada, e le mie esigenze auricolari non potevano che portarmi ad abbracciare il proseguimento del percorso artistico della cara Emma (e del grandissimo Paul Savage, uno dei migliori batteristi degli ultimi venti anni, che, guarda caso, troverete citato lì in fondo), che, oltre ad aver firmato 4AD (e solo per questo avrebbe dovuto essere seguita come prescelta), è sempre stata una delle ragioni fondamentali del mio amore per questi popscozzesi.
Dopo due anni di annunci e con un solo singolo a girare per le chart, ecco finalmente la notizia che aspettavo da tempo:

"Hi.

Rather than continue writing these newsletters in the third person, and furthering the amusing but false impression that I have a highly efficient team of people around me writing my newsletters, making my tea, feeding me and generally meeting my every whim, I have decided to take the more honest approach. In short I now don't have to pretend I'm someone else writing about me which is a relief, as it did feel pretty stupid.

So to start off...

Debut single 'Adrenaline' out now on iTunes with 7" to follow

The 7" of Adrenaline will be available on the 21st of May, but the download is actually available now on iTunes. The track is backed with the song 'A Glorious Day' which was written using a Brendan Cleary poem of the same name as the lyrics. I wrote the song whilst on the Phrased & Confused Tour with him last October. More about Brendan can be found at www.tall-lighthouse.co.uk.

Whilst the 7" won't actually be in the shops until the 21st, it will be available at all of the shows of the following tour...

Debut UK Tour

I will be playing around the UK this month with a full band recently put together for the SXSW Festival in Texas which was much fun, if a little unnerving given that we had only played once together in public before we stepped on stage at the 4AD showcase.

The band consists of Jamie Savage on keyboards and guitar, Paul Savage on drums and Graeme Smillie on bass. The dates are as follows:

* Sat 12 May - Aberdeen Kef
* Sun 13 May - Dundee Westport Bar
* Mon 14 May - Edinburgh Caberet Voltaire
* Tue 15 May - Glasgow Barfly
* Fri 18 May - Dunfermline Tigerfest
* Mon 21 May - Newcastle Evolution Festival at The Cluny
* Tues 22 May - Leeds Brudenell Social Club
* Wed 23 May - Brighton Barfly
* Thu 24 May - London Borderline
* Fri 25 May - Birmingham Glee Club (studio)
* Sat 26 May - Norwich Arts Centre
* Sun 27 May - Nottingham Dot To Dot Festival at Social
* Mon 28 May - Bristol Thekla

Support will be provided by Hazey Janes at Dundee, Popup at Edinburgh, Glasgow and London and Emmy The Great at all shows from 21st to 28th except London.

New Website

The website has been completely redesigned to reflect the artwork of the upcoming singles and album. A guy called Von did the illustrative work using a photo taken by Sarah Roberts. More can be found out about them both at www.hellovon.com and www.sarahrobertsphoto.com.

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That's all for now.
Hope to see you at some of the shows.
Cheers,

Emma Pollock

www.emmapollock.com"

Até a proxima.