As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

sabato, agosto 30, 2008

Le immutabilità

Il tuo sorriso mi ricorderà sempre
che solo per averlo visto
è valsa la pena vivere.

mercoledì, agosto 27, 2008

Conati di vomito #2 tris

Dove cazzo stava l'ONU quando i video di Guantanamo furoreggiavano anche nei cessi pubblici?

Conati di vomito #2 bis

Dove cazzo stava la NATO quando in tutto l'Iraq dopo 3 anni di guerra l'arma piu' pericolosa che hanno trovato al regime di Saddam è stata una batteria di pentole Mondial Casa alla quale mancava l'ultima rata per l'acquisizione definitiva?

Conati di vomito #2

Eine traurige welt fur scheisse leute.
Si puo' sapere perché se gli Stati Uniti vanno a rompere i coglioni persino agli alieni delle altre galassie per esportare la democrazia che nessuno gli ha chiesto e sterminano milioni di civili per disinnescare pericolosissime armi di distruzioni di massa del calibro di pietre pomici e cerini al fosforo tutti si mettono proni e ringraziano, mentre se la Russia tenta di evitare un genocidio della sua gente l'universo s'indigna, si scatena e si ribella e scoppia la terza guerra mondiale?

domenica, agosto 24, 2008

Conati di vomito #1

Questo gran paio di palle, puttana d'un ministro, visto che scrivo e parlo l'italiano meglio del 90% delle persone che ho conosciuto provenienti dalla tua merda di padania, come dei tuoi colleghi di partito che nemmeno il significato delle frasi capiscono (tipo la storia dell'inno nazionale), cosí brutta ed inospitale che nemmeno quand'è coperta da quell'orrida, tipica, nebbia che le è endemica, riesce a rendersi gentile alla mia vista.

domenica, agosto 17, 2008

Un disegnino del Portogallo

Vasco Pulido Valente in Público (12/07/2008), ”O Estado da Nação”

O"Estado da Nação"? Basta olhar para a Assembleia, quieta e calada, para se perceber o "Estado da Nação". Em nenhum parlamento da "Europa" subsiste um partido como o Partido Comunista Português, que não deixou ainda a "guerra fria" e vê Portugal como o via em 1960. Com uma certa razão. O PCP não é, por assim dizer, o artifício de um fanatismo inexplicável e ridículo: é o produto arcaico de uma economia arcaica e de um Estado autoritário e monstruoso. Num país moderno não existiria; na eterna "modernização" de Portugal prospera. Exactamente como o Bloco, que vem do mundo dúbio da heterodoxia marxista e se alimenta da pobreza letrada e de uma velha história, que só neste ermo, esquecido e miserável, continua. O PC e o Bloco são, segundo as sondagens, 20 por cento do eleitorado.

Fora isto, que já chega, há o "debate" entre os presuntivos representantes da democracia "burguesa". De facto, não há debate - de qualquer espécie. A oposição fala do atraso e da insuficiência do país, que naturalmente quase não varia, e atribui ao Governo a culpa dessa interminável desgraça. O Governo devolve a culpa à oposição, que já foi governo, e gaba os méritos das duas ou três coisas, que no meio da balbúrdia conseguiu fazer. Nunca, em tempo algum, se sai daqui. Assistir a uma sessão é assistir a todas. Nem as personagens mudam; e a realidade, essa, não penetra em S. Bento. Para os participantes neste ritual, a substância de uma questão ou de um argumento não contam. "Ganhar" é a afirmação de uma simples superioridade teatral ou da "esperteza" bronca e bruta, que "apanha" o próximo e que o indígena tanto estima.

Em 1975, a Assembleia ainda sabia gramática e usava com alguma eficiência a língua portuguesa. Hoje papagueia sem vergonha os lugares-comuns da propaganda partidária ou perora num calão administrativo e "técnico", que se destina habilidosamente a esconder a verdade ou o vácuo. A tradição oratória, até a salazarista, desapareceu. Não há memória de um discurso organizado e claro, que tenha tido sobre a opinião pública um efeito profundo e duradouro. A Assembleia é um clube privado que, de quando em quando, a televisão mostra a um país mais do que indiferente.

O "debate" sobre o "Estado da Nação" da última quinta-feira exibiu involuntariamente o país como ele é: a indigência intelectual, a mesquinhez de propósito, a irresponsabilidade política. Daquela gente não se pode esperar nada.

Vasco PVè l'esempio piu' calzante per rappresentare il tipo ideale dell'intellighenzia portoghese. Conservatore, sbandate paurosamente fasciste in periodo di crisi (cit.), pessimista ad oltranza nei riguardi di tutto e tutti, ex segretario di stato. Direi che è il portavoce e la rappresentanza ufficiale delle tipicità (li chiamerei anche difetti, ma l'eleganza dell'italiano mi permette una facile scappatoia buonista) portoghesi. Di tutti i portoghesi.
La cosa bella è che tutto quello che ha scritto è vero.
Ed è per questo che amo questo posto.
La cosa

Edit: puttana eva. Rileggo solo adesso. Mi sono mangiato una bella parte in un copy-paste, e mó chi si ricorda che avevo scritto?

lunedì, agosto 11, 2008

Ah, fossi un decoratore d'interni... #5


Mi sento ispirato, e se mi riesce piazzo un post fiume che nessuno leggerá mai fino alla fine. Lo leggeró soltanto io nell'atto stesso nel quale lo sto scrivendo, ed è per questo, per il bene di chi mi legge, che qualcuno si scandalizza, che io non leggo, è che poi succedono queste cose, uno si mette ad aprire un libro di Saramago e si brucia i neuroni, non sa dove minchia deve mettere la storia del cane del muezzin e gli influenza lo stile. Che palle.
Finalmente sono di nuovo nella mia città, nella mia Lisbona, e anche se piove non dovró piu' sopportare gente stressata 24 ore su 24 che solo per il mio accento pesantemente calabro che si mantiene anche in portoghese mi tratta male al chiedere un semplice caffé, si infila in auto per vite intere e alla velocità di 3 km/h (provato) percorre la tangenziale ovest, uno degli inferni possibili, e per lo meno mi sveglio e vedo il fiume e non un campo di calcio spelacchiato con la nebbia a nascondere il rumeno piu' brutto di lui che lo cura, o almeno dovrebbe, e non devo sopportare sopratutto gente che non ho scelto di avere al mio fianco che mi dá vomito, e le tette delle portoghesi, in generale, ti riconciliano con il mondo, non me ne voglia l'eterea fata che ho lasciato in quella terra maledetta, lei lo sa che l'amore è un'altra cosa.
Quest'anno dal punto di vista musicale si sta rivelando superiore oltre ogni attesa, starei qui giorni ad implorarvi di ascoltare il nuovo dei Primal Scream, comprato dopo aver solo ascoltato i primi 30 secondi delle prime due tracce, sono tentato di fare a fine anno un ex-aequo di primi posti, dai bau agli offlaga, dai vancouver ai death cab, dagli autumn's grey solace a questa opera d'arte irraggiungibile, Beatiful Future, quelle ridicolaggini che i gruppi pop rock d'oggi pubblicano mortificate senza alcuna pietà, stracciati gli ultimi cinque anni di musica, batterie controtempo, chitarre perfette, elettronica dipinta, testi naif o piu' impegnati, tracce melodiche indimenticabili, qualche accenno noise e qualche scappatella anni '80 come nel loro stile, nulla di particolarmente rivoluzionario, solo guardate un po' che significa fare sul serio. Immensi.
Il Cavaliere delle tenebre mi ha mostrato un Heath Ledger spaventosamente meraviglioso, lo stesso Nicholson viene umiliato dall'interpretazione superba del già fu, e se ve lo dice uno che questo genere di film di solito li evita come la peste, potete crederci. Ho visto, domenica sera, anche Onibus 154, la storia di un rapimento in Brasile, dallo stesso regista di Tropa d'Elite, uno che dopo quest'ultimo film è stato definito fascista e dopo la proiezione di ieri ultracomunista, mentre anche i portoghesi ormai si dánno alla violenza nelle sue forme piu' sbrigative. Cazzo, a Lisbona non succede mai niente quando ci sono io, e ho realizzato che per quanto incantevolmente pieno di fascino, in Brasile non ci andró mai nemmeno in vacanza. Sono invecchiato, mi sono imborghesito, ho il frigo pieno per quei weekend nei quali nemmeno usciró di casa, non mi fermo per strada senza avere un muro alle spalle, tengo una mano sempre in tasca a verificare la presenza del portafogli, evito i vicoli bui senza rendermi conto che la gente mi guarda e cambia strada. Devo avere uno sguardo abbastanza corrucciato di questi tempi. Uno dei ragazzini delle favelas aveva la maglia numero 7 nerazzurrinterista di Robbie Keane, mai abbastanza da me rimpianto, che fascino l'irlandese del Leeds dei miracoli, lo immaginavo, insieme ad Emre e Dalmat a fare meraviglie, ma solo alla playstation, e che vadano a farsi fottere i prossimi 60 scudetti con un allenatore di fama cosmica, Mansini, Ibrahimovic e 'sti quattro mercenari che fanno un collettivo compatto che ha pure imparato a giocare al pallone.
Ridatemi Pellegrini, Bergkamp, ridatemi il 5 maggio, ridatemi la mia Inter.
Immagino che la storiografia tra qualche centinaio d'anni parlerà della mia adorata nazione adottiva come una delle colonie piu' ricche della Spagna, e la piu' longeva, quella terra che veniva chiamata Portogallo rimase indipendente dalla madrepatria per piu' di un millennio, addirittura.
Che facevano i portoghesi quando gli altri popoli sapevano far fruttare le proprie colonie, quando la manodopera dei paesi dell'est si faceva sempre piu' concorrenziale, quando i cugini di là venivano compravano coltivavano e raccoglievano dai campi abbandonati dell'Alentejo, ho chiesto ad amici illuminati.
Tavam no bairro a beber copos, stavano al bairro a ubriacarsi, hanno risposto, nel loro inconfondibile misto di ironia e rassegnazione pessimista.
Você falhou a password, a ultima letra não é P, mas T de Tavira.
Cazzo, con tanti villaggi, comuni, quartieri, nomi cose animali, nazioni, con tutto lo scibile umano possibile e immaginabile, con infinite particelle cui abbiamo dato convenzionalmente nomi, abbiamo chiamato tutto, anche cio' che non conosciamo, il noumeno, lo sconosciuto, l'infinito, con le invenzioni umane, con i sentimenti tangibili e intangibili, dovevi per forza rinnovare la tradizione legata al titolo del post?
Bentornato a Lisbona.

lunedì, agosto 04, 2008

Nel secolo scorso...

...quando Taurianova era Seattle noi eravamo i Soundgarden, e gli Overseen erano i Pearl Jam.
Infatti dieci anni dopo noi ci siamo sciolti senza molta gloria e i nostri cd stanno in vendita alla fnac a 6,90€, mentre Dario mantiene in ballo i suoi progetti, e la sua voce è diventata bellissima, potrebbe firmare colonne sonore di film da oscar ed esibirsi indossando la maschera dello psiconano, come fa Eddie Vedder, vivo, vegeto e semipensante.

Del resto, in fondo, lo sapevamo tutti che Cornell era il meno lungimirante di tutti.

sabato, agosto 02, 2008

Quando l'infamità non è peccato

Pare che a Guantanamo gli americani applicassero ai prigionieri, come strumento di tortura, l'mposizione dell'ascolto a tutto volume di una particolare playlist.
Poveri iracheni.
Io avrei vuotato il sacco al secondo ascolto di Eminem, sempre e soltanto se fossi riuscito a resistere a 30 secondi di AC/DC, ma davvero non posso garantire.