As câmaras da memória

Diario di un(o che continua a confermarsi un) antieroe
Vortici di pensieri disordinati: un italiano che ha anche vissuto a Lisbona, ma non per fare l'er*smus
"La vita per te é solo un pretesto per scrivere a ruota libera" (simon tanner aka humpty dumpty)
"Io lavoro, eri tu quello che faceva cazzate!" (Franca)

mercoledì, maggio 31, 2006

A mean to an End


Sesya ha occupato lo spazio e il tempo che in questi giorni avrei dovuto dedicare al blog. Semplicemente perchè volevo che chiunque capitasse qui leggesse le parole che copiosamente sgorgarono dal mio cuore per lei- solo per lei.

E insomma, di cose da dire ce ne sono: innanzitutto, critiche a iosa alla squadra under 21 del (l'Italia? Ma anche no) Portogallo, che si fa eliminare pur avendo fior fiore di rosa a disposizione: Moutinho, Quaresma, Nani.
La meravigliosa pubblica macchina RAI ha oscurato le fasi dell'Europero (in Portogallo, of course) in favore della coperture totale delle pseudo imprese dei mafiosi puffi ridicoli, ma gli amici d'oltralpe riferiscono di prestazioni penose dei lusitani.
Peccato, si poteva fare di più. Appuntamento fra qualche anno, questi giovani hanno forza e talento per dire la loro a livello internazionale.

E di ciclismo, che diciamo? Il signor Ivan Basso, nonostante il mio tifo (di solito foriero di catastrofici disastri) domina in lungo e in largo tra imprese epiche e uno Schumacher finalmente simpatico. Sprecano paragoni, i giornalisti, ma il ragazzo di mr. Indurain (e Merckx, si azzardò qualcuno) non ha nemmeno un'unghia. Fatto sta che la classe c'è, è genuina -fino a prova contraria- e cristallina, per quanto sia stata macchiata, l'impresa finale, da quell'accusa di Gibo.
A me Gibo non è mai piaciuto, per arroganza poco celata e antipatia endemica, ma stavolta una ragione per parlare -chissà- l'avrà avuta.
Non lo sapremo mai, ma onestamente non ho ragioni per credere che Simoni non avrebbe saputo accettare una sconfitta (da quel Basso, poi), dimostrando comunque per tutto il giro di saper incassare e riconoscere la superiorità avversaria. Basso avrà avuto uan caduta di stile, alla fine.
E allora torniamo a Miguelon. Chi mai osò discutere della sua statura morale?
Complimenti a Basso sulla bici, meno a Basso come uomo.
Complimenti invece a nonno Jan. Quest'anno l'orgoglio l'ha tirato fuori, e ha dimostrato d'essere un ciclista d'altri tempi. Il canto del cigno.

A proposito di scarsa statura morale, io a Cannavaro (capitano della vostra nazionale, cafoni, da mandare a calci a casa), Buffon, Moggi, Capello sputerei in faccia senza pudore.
Che schifo. Stile Juve.
A me dispiace per quei poveracci che ancora mi pigliano per il culo per il 5 maggio. Gli specchi registrano record d'arrampicate che manco Manolo.

Caldo soffocante. Sono stato a Roma per una roba da presa in giro che nemmeno i bambini dell'asilo.

Mutui, fatture, hattrick, musica, poco futuro, maniche corte, elezioni schivate per un soffio. Va via maggio '06 tra asprezza, dolori reumatici, spossatezza e pochi sorrisi. Solitudini.
Che sarà di noi.
(nella foto, Aveiro)

giovedì, maggio 25, 2006

Ode di primavera

E dal nulla spunti Tu, Sesya,
bucolico fiore di pesco,
incantevolmente apparsa
a colorare d'argento
i nostri giorni troppo vuoti e bui,
troppo intrisi di solitudini inaccettabili;
a riempire pomeriggi caldi
di appiccicosa primavera dal sapore estivo
della passione più travolgente;
a sublimare notti anonime
di noi individui anonimi
protagonisti di storie a strappi
di ricordi destinati a morire nei secoli;
a donare le Tue immense grazie di fata
a noi, umani senza più emozioni
a noi, robot dell'inutile ripetitività,
schiavi di riti senza significato,
elemosinanti una goccia d'ardore impetuoso
che non nascondi e che offri elargendo generosamente;
spunti, Sesya, e oscuri le bassezze pallonare,
i soprusi quotidiani,
le lotte politiche destinate alla polvere dell'oblio,
dandoci un senso,
ricordandoci della gioia più squallidamente torbida
nei giochi d'estate di stagioni e stagioni fa.
E Ti concedi, a noi, stanchi di problemi,
stanchi del nulla attorno,
stanchi delle nostre speranze stanche.
Fulgida chimera di sogno proibito,
frutto succoso raggiungibile,
Ti trasfiguri da anonimo file a regina del cuore
d'ogni creatura umana
che avvicinandosi al mistero d'amore che sei
beve avidamente alla tua fonte
rimanendone appagato
ritrovandosi nuovo
sorridente
sereno
come il Tuo sorriso e gli occhi di rubino
falsa innocenza dei vent'anni
che hai regalato e sprecato, così:
sacrificando la Tua anima
all'altare della gioia effimera
di questa umanità morente.

giovedì, maggio 18, 2006

Lettera aperta alla cittadinanza

Come l'indimenticato (nel bene, nel male, fate voi) illustre defunto mio concittadino fece d'uno storico comizio dell'86, intendo intitolare questo post dedicato a chi sa di cosa parlo e riferentesi a determinate persone che nel corso degli anni avendo subito pesantemente l'incapacità di uno sviluppo autonomo della propria mente, dovuto certo alla ristrettezza di una moralità caduca generalizzata, non avendo a disposizione una vita propria (o forse, avendo profonda vergogna della propria vita) stanno ad interessarsi della vita degli altri.
La mia intelligenza, brillantezza, onestà, correttezza, probità e rettitudine (mi si scusi, per l'autopompino, ma la cosa si rende necessaria dato lo svolgersi di determinati fatti) sono fuori discussione non in quanto certificati da una qualche istituzione civica o dal parlare degli altri, ma da eventi incontrovertibili e assolutamente eloquenti.

Allora dunque, telefonate del genere ad una donna manifestamente fragile atte a minare la sua integrità sono proditorie e insensate, sono lesive della mia vita privata (sopratutto se fatte alle mie spalle), sono vomitevoli e spudoratamente ridicole, ma sopratutto servono a cosa?
A insinuare dubbi? Ché se anche fosse che io proceda a 25 anni (e quasi alla pensione, cit.) ad usi e abusi non credo che un qualche rimprovero possa distogliermi dal perseverare lungo una certa strada. E poi, dopo gli eventi accaduti in questa sperduta landa ai piedi dell'Aspromonte, accusare in questo senso una persona risulta risibile: sporgete denuncia, insomma, e che si indaghi, perdio.
A destabilizzare una situazione familiare? Che sia florida, saranno anche cazzi miei (anzi, nostri), non vedo il motivo per sbandierarlo o per giustificarmi, ma non conoscendo l'immagine che diamo al di fuori di queste quattro mura, ma conoscendo l'immagine che ho delle altre situazioni, debbo mettermi a pensare ad invidie e piccolezze dell'animo umano? Non certo questo sarà a stupirmi, anche se pesantemente mi convinco che la chiave di lettura principale sia questa.
A denunciare una qualche violazione di norme condivise? Non vedo quali. Sarei già stato escluso (o autoescluso, non accettando la morale comune- durkheimianamente parlando) dalla vita sociale. Mi sembra che in questo paese io ci viva alla grande no?

Che poi, bastava leggere meglio per capire. Ma non pretendo che gli imbecilli comprendano.

La cosa peggiore è l'origine: il marcio, la piccolezza e ristrettezza viene dai soliti 'insospettabili'.
Qui io scrivo con nome e cognome (e immagini, pure). Non ho vergogna delle mie opinioni e delle mie azioni, dei miei pensieri e dei miei sentimenti, della mia vita interiore ed esteriore. Tanti concittadini (e il 90% dei miei conoscenti) hanno questo indirizzo, si complimentano con me o mi criticano costruttivamente, non commetto nessun reato a scrivere di ciò che voglio e di cui mi assumo personalmente ogni responsabilità. Tutti i miei amici lo hanno.
Il cerchio si restringe. E sì, è quello che starete pensando.

Chi cazzo avete pensato di scandalizzare? Che cosa avete denunciato?
Avete solo avvelenato inutilmente e ulteriormente una persona che di me non dico che deve andare fiera ma potrebbe benissimo farlo, e non perché porto con me elementi del DNA di Einstein e nemmeno di Robert Smith, ma perchè la mia normalità mi permette di stare nella schiera degli umani con rispetto e corrispondenza. Questa persona ha altro a cui pensare, e anzi le mie parole qui non la toccano, non toccano lei, non toccano voi sopratutto (quindi, fatevi i cazzi vostri) e non dovrebbero interessarvi.
Sono fuori dai subumani.

Direte, lettori non direttamente interessati, e allora perchè questo enorme pippone?
Perchè la misura è colma. Di questa gente ho sempre tentato volentieri di fare a meno, ma la persecuzione accecata da chissà quale distorto sistema personale o illogico percorso mentale me la rimette fra i coglioni ad ogni piè sospinto. Avete tirato in ballo la mia famiglia per provocare che?

Provate a leggere un libro, ad ascoltare un buon disco, a seguire uno sport, ad andare a fare pic-nic in giro, a vivere.
Provateci.
Vedrete che a vivere la vita degli altri vi disabituerete, e proverete finalmente emozioni.

Potevate dirmelo in faccia. Ma non avendo elementi d'accusa non avreste avuto il coraggio di guardarmi e dire 'cose'...
Potevate scriverlo qui.
Potevate mandarmi una mail.
Ma tirare in ballo mia mamma, davvero, vi ridicolizza da soli.

(a giorni vi arriveranno le mie analisi del sangue)
Con immutata disistima.

"Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente
o la curiosità
di una ragazza irriverente
che si avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:

vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani
che siano i più forniti
della virtù meno apparente
fra tutte le virtù
la più indecente.

Passano gli anni e i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore toppo,
troppo vicino al buco del culo.

Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami per
diventar procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d’un tribunale,
giudice, finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.

E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva: 'Vostro Onore',
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio."
F. De André, 'Un Giudice'.

La finale di Coppacampioni

Come previsto, abbandonato da tutt*.

Eppure, che bella la serata della finale di Coppacampioni.
Oggi non sono andato a lavorare, perchè questo giorno volevo ricordarlo.
La finale di coppacampioni è uno stato dell'anima, che merita un ricordo esemplare.
E lembro tambem, di una finale Bayern-Valencia che non ho potuto vedere perchè dovevo suonare, e di Beckham e di Carlos e del Dortmund contro la Juveladra eccetera e Barcelona-Milan 0-4.
Stasera volevo ricordarla. Volevo ricordare me a 14 anni col sole arancio di maggio seduto alla poltrona ad aspettare davanti alla tele quei 90 minuti, e se passeranno 100 anni la finale coppacampioni sarà sempre lei e prima dei mondiali è ancora più bella. Ricordare le mie paturnie, le mie letture, i miei problemi e la mia spensieratezza, il mio paese che di questi giorni è sempre così bello, e oggi oggi è ronaldinho, quelli dell'arsenal ma perchè gialli che io quando giocavo al subbuteo con voi eravate bianchi e rossi che lottano in 10 e due gol come alla playstation aggirando la difesa e mio papà che parlo con lui solo di calcio e davanti al pc in maniche corte che una volta dopo la finale coppacampioni scrissi una canzone e chi se ne frega che non ci siamo noi e lo zio che vide liverpool-juve e riposa in pace innamorato com'eri di quei colori almeno non hai visto questa merda e tutti amici e quant'acqua è passata quanto pensavo a nulla e la moto e oggi vaffanculo è la finale di coppacampioni e chiunque giochi è festa è la partita dell'anno e per quanto ci metterete sponsor e interessi economici quella coppa bruttissima alzata al cielo saranno i miei sogni di bambino col 7 sulle spalle e we are the champions e estati d'amore e speranza e tropea e soverato e ha vinto il barça e van basten te lo ricordi? e poi a palmi e la spiaggia dopo poco e la bici e la finale di coppacampioni è tutto quello che ricordo e non che quando andrò a letto già mi sarò pentito di non aver scritto in questo post cose come partite di calcio in spiaggia birre medie e la terrazza in cui si scherzava o la terrazza da solo o quella là che passava di fronte a te e non ho capito mai cazzo e i baci il 13 maggio e il tennis e lei che mi diceva la verità e gonnellini al vento e profumo di primavera e italia 90 e pomiciate e la prima volta con te.

Il prossimo anno di questi tempi sarà ancora coppacampioni.
Sarà vandersarrezigerblindbogarde.
Sarà ricordo, intenso e profondo e gioia di vivere.
La partita della vita. Rosa, arancio, giallo, azzurro.
Eternamente mia.

mercoledì, maggio 17, 2006

Nel vortice

Ho fatto diventare la mia squadra di hattrick polisportiva...

Sono iscritto a:
Rugby;
Atletica;
Nuoto;
Basket;
Cricket (!!!).

E aspetto baseball e quant'altro.
Praticamente la fine della mia vita reale.

domenica, maggio 14, 2006

Skippate questo post

Che palle, sentire pure quest'altra, pochi minuti dopo.

E intanto tu stai fuori.

Mentre tu, avrai pensato chissà a chi, tutta stanotte.

Tu, che ti adoro oltre ciò che si può pensare, e ho vergogna di dirtelo, pure, chissà chi ti ha stretto e chi ti stringe.

Mentre a te non ho avuto il coraggio di dire una parola.

E tu, così lontana, forse solo tu mi pensi.

Eppure. Torno sempre là.

venerdì, maggio 12, 2006

Shadowlands


Shadowlands, il nuovo di venus in Flames, è una delle cose più belle che abbia ascoltato negli ultimi anni.
Un pop perfetto, da Easy Way Out, canzone che svetta sopra ogni altra, a Clouds of Smoke.
Ricorda Gibbard in molti frangenti, e anche se in Shine (unica caduta di stile) cita fin troppo radiohead-coldplay e similia, il lavoro in sè risulta raffinatissimo e delicato. Eccezionale, se si pensa che l'album precedente, 'notes of tenderness', del 2003, non era altro che una cascata di inutili riempitivi al masterpiece "Cynthia's gone".
L'ho seguito fin dall'inizio, questo ragazzo, un talento cristallino che presto lo porterà a vette inusitate e insperate.

Non posso non rivolgere un pensiero alla caduta degli dei.
Anni e anni di soprusi, di ingiurie, di infamità e paroloni stanno materializzando quello che sempre avevo sospettato. Io, e milioni di italiani come me.
Oh, non era certo possibile che la mia cieca passione calcistica potesse annebbiarmi fino a questo punto: le partite erano truccate, era evidente, una bassezza vergognosa, quelli erano in malafede e fessi noi a non ribellarci.
Bello che fino a poco tempo fa (dopo caglairi-juve, una vergogna) dicevo: 'la sudditanza psicologica finirà solo quando i tifosi uccideranno legittimamente un arbitro'.
E loro, negatori dell'evidenza fino in fondo, rendendosi ridicoli anche di fronte alla propria coscienza, continuano a negare.
Tanto, ormai la dignità è persa.
Perchè difendere la Juve, adesso, rivendicare titoli, adesso, è solo da babbei senza dignità.
Levatele gli scudetti, alla signora del mio cazzo. I miei sogni di bambino venduti all'altare della nefandezza, la purezza di un gioco un pallone e undici in mutande, del perdere (fino a stasera a calcetto) col sorriso sulle labbra, sporcato, violentato da questi porci.
Perchè la cosa poteva andare avanti, ma non si sono accontentati. Sono arrivati all'assurdo, al non più concepibile.
Tranquilli, 'sto scandalo è venuto fuori solo perchè c'é qualc'altro malintenzionato che si vuole ribellare al potere per prenderlo lui stesso.
Se finora non ho abbandonato il calcio, è stato solo per un mio senso di giustizia personale.
E allora abbatteteli, distruggeteli senza pietà.
Quando la mia sete sarà placata, perchè non mi basta ridere in faccia agli juventini a testa bassa, potrò dire addio.
Ma fino ad allora...

giovedì, maggio 11, 2006

..sere di maggio...


C'è qualcosa, o qualcuno, che mi pone in bilico. Che mi mette ansia, che mi fa paura, che mi destabilizza.
Io so cosa, chi è. E non è mica la tizia che mi ha chiamato stasera.
Però ho paura di ammetterlo a me stesso.

Anyway...
Riporto ciò che ho scritto su Ice*pink:
Ieri dopo 135 fatture registrate e il funereo annuncio che non potrò essere regolarizzato se non da qui a un anno, sono tornato a casa con Universal Audio, perchè Verdiana ha una voce allucinante, e fa musica tipo Alog o God is an Astronaut, insomma post con mac e synt, e mi sono innamorato della sua voce, e vorrei che cantasse tipo quella dei l'altra o appunto Emma Pollok in 'The city consumes us'.

E insomma, ascoltavo Universal Audio e pensavo che sono passati più di due anni e ancora non ho trovato un album di pari livello in questo periodo, ma sopratutto pensavo che bene o male nel 2005 con la musica mi sono divertito parecchio che tanta bella roba è uscita, e invece quest'anno...

Pensavo questo, e mi ritrovo tornando a casa negli upload un album che mi ha inviato bit (uno dei 40 bros... Una persona staordinaria, cui devo moltissimo): Amber Smith.
Ungheresi, che passano da bassi joy division, a chitarre ed effetti cure (paurissima), ma con batteria meno essenziale, a schitarrate rockeggianti '90 a pezzi brit a ballad con archi o senza che sembra pop postgrunge fino a cose post pesantissime come la fine di White...
Gente che ha il nome di una pornostar americana. Cioè, da materializzazione del mio immaginario adolescenziale.
Assolutamente meravigliosi, geniali. Una summa musicale straordinaria.

Qualcuno dirà che sono la copia della copia della copia, ma chissenefrega.
Sperare non fa mai male, insomma. Il 2006 sarà sottotono, ma offrendomi questo disco, comincia ad assumere un po' di senso.

E poi il nuovo di Venus in Flames, dal Belgio con rinnovato vigore pop.
Quello di Cinthya's gone che sbancò le classifiche del Royaume Belgique.
Geniale e bengibbardiano.

Si vive, si sopravvive.
Si sogna.
Si spera.

lunedì, maggio 08, 2006


Poetico fino in fondo.
Il 6 di Maggio è morto Grant McLennan.

Vividissimo cordoglio, e senza retorica, la musica è molto più povera.

domenica, maggio 07, 2006

Assurdità


Al mio paese si terranno, presto, le elezioni amministrative.

Taurianova ha presentato 22 liste e circa 340 candidati. E' un record. Il mio paese conta poco meno di 10000 votanti.
Vien da chiedersi perché ciascuna famiglia abbia spedito un suo parente in campo.
Taurianova è un paese gestito da 9 anni da un signore che ha fatto il sindaco per due volte di seguito.
Al culmine della sua carriera politica, si candida, onnipotentemente, per la terza volta. Contro la legge, ovvio.

Niente di strano.
Mi viene da pensare che questa non è nient'altro più che la Nuova Mentalità Italiana, che ha raggiunto un paesino della provincia di Reggio Calabria dove un tizio che gestisce un autolavaggio si affaccia dalle finestre di Forza Italia all'indomani del voto nazionale e proclama a voce terronamente alta 'abbiamo vinto'.
Tu? Hai vinto?
Forse il ragazzo stava giocando a tresette, là dentro. Perché se vince silvio io invece di venire a farmi lavare la macchina da te me la lavo a casa con l'acqua della fonte del mio paese (almeno fin quando il sindaco non la farà imbottigliare e me la farà pagare, s'intende.).
Perchè non c'ho i soldi per lavarla.
Quindi? Cos'hai vinto?

Mi spiace prendere lui ad esempio, perchè lo conosco ed è un bravo ragazzo.
Ma qualcuno mi spieghi come possa una persona che due parole due in italiano di seguito non sa metterle candidarsi alla carica di consigliere comunale.
Lui come il 90% dei candidati a consigliere comunale.
E il 60% dei cinque candidati a sindaco.

Poi falliti della vita. Poi servi e servetti, vassalli e piccole serpi.
Ma fin qui, è il gioco della politica. Son servi anche i grandi ministri, in fondo. O lo sono stati. La stranezza è l'altissima quantità di pretendenti al trono.
Tutti, legati da un'arroganza di fondo: ognuno si sente migliore dell'altro, anzi, si sente capace e all'altezza di ricoprire quel ruolo.
O, in fondo, pensa che a salire là sopra si comincia a mangiare e ce ne sarà anche per lui, pronto ad accaparrarsi le briciole.
O solo vuol mettersi in mostra.
Mentre il capo sfida la legge.

Bene. L'origine è tutta lì, nel nano.
Il nano sfida la legge;
il nano va in tv e si mette in mostra (e costantino e tutte le marionette star e starlette che secelhannofattaloroperchèiono);
il nano non è capace di far politica eppure la fa;
perchè la politica è un gioco. Di quale preparazione si ha bisogno?
E discorsi vuoti, vuoti, vuoti. Arroganti.
Come il nano.
Cosa volete che dica un lampante ignorante? E non parlo di ignoranza scolastica, si badi bene, ma di arretratezza mentale. Di truzzi, truzzi veri e propri.
come volete che si difenda un truzzo di fronte ad un'accusa di illecito amministrativo? Con arroganza.
"Ma chi cazzu dici" è il meglio che ci si può attendere.

Questa è la Nuova Mentalità Italiana.
E'arrivata anche qui.
Teniamocela.

Maggio, colore arancio


Maggio è il mese che adoro.
Perchè i pomeriggi sono arancioni, e le giornate si allungano, e le gonne si accorciano.
Perchè giocavo a pallone a maggio, e la scuola stava finendo, e scendevo in campagna con mio nonno, e tiravamo fuori le moto, e le camicie senza maglia sotto, è guardare la luna, è fare l'amore senza coperta sopra.
Maggio è la finale coppacampioni, la bici tirata fuori.
Maggio è i festival con il gruppo, maggio è le elezioni sempre, maggio è tante ragazze da conoscere.
Maggio è primavera, maggio è voglia di vivere intensissima.
Maggio sono gite fuori porta, allergie e sorrisi di occhi verdi.
Maggio è la villa e i giardini in fiore. Maggio è attesa e speranza, o delusione e sconfitta ma col sorriso sulle labbra.
Maggio sono canne fumate senza pensare, ubriacate senza pudore.

Maggio quest'anno fa partire anche il giro.
Chi mi ha letto dall'inizio, e chi mi conosce, sa quanto amo questo sport. Io dico Basso, il superfavorito (che puntualmente si scioglierà in montagna).
E quindi Di Luca.
Bettini partirà sparatissimo per poi squagliarsi e Simoni si metterà tutti contro.
Cunego boicottato e Savoldelli rimarrà nell'ombra.
Ma la cosa più bella sarà vedere totem Ullrich arrancare dall'alto dei suoi 726 kg e 87 anni sulle salite dolomitiche.

Ma il ciclismo è sopratutto parte di me: come il tennis. Forse più.
E' lotta contro i propri limiti, è superare quello che hai dentro e credevi di non poter fare. E' scalare una salitina insignificante, arrivare stremati, morti, senza forza, e col sorriso sulle labbra. E' la realizzazione di sè stessi, è non dover mai dire 'che palle, oggi'.
E' esser felici di arrivare ultimi.
E' la noble art, il cilcismo, più d'ogni altra cosa. Perchè è sacrificio, è poesia estrema in ogni sua manifestazione.
E' vita.
E' sempre maggio.

sabato, maggio 06, 2006

E per non dimenticare


Stasera ho fatto un gol di tacco e un altro di testa (chi mi conosce, dall'alto del mio metro e sessantasei, sa che è una bella impresa), e un altro investendo col pallone, ma transeat.

Avevo addosso la camisola dello Sporting.

Sò p'ra dizer

Oh caralho, foda-se.
Jà tou muito emburrachado.
A situaçao è issa: fiz a intervista, mas para uma malta de causas, tou sem confiança para o trabalho...
Mais, encontrei muitas ofertas de avioes para voltar, mas nao tenho a posibilidade de programar o meu futuro. E mais, tenho sempre mais saudade.

O homen que falou muito mal de mim agora tem o nome.
Que va foder-se.
Jà o facto que eu posso falar em porutgues, e ele nao, è uma grande sodisfaçao.
Grande como o meu pensamento da minha amada naçao portuguesa.

martedì, maggio 02, 2006

Avril's world


Avril apparirà al cinema in "Fast Food Nation", doppierà Heather in "Over the Edge" e avrà un interessate ruolo in "The Flock".

Strano che la niusletta non ne abbia dato notizia.